Rassegna Stampa
Derby tra i pali: Dragowski sfida Lafont, duello tra presente e futuro
I due si sono allenati insieme da Moena a gennaio, poi il polacco si è rilanciato ad Empoli. Domenica saranno di fronte. Per il futuro…
Trovare un portiere giovane titolare in Italia è raro, ancora più complicato è trovarne due della stessa società. Alban Lafont è il numero uno dall’inizio del campionato e adesso a Empoli si sta mettendo in luce Dragowski che è in prestito proprio dalla Fiorentina. Domenica si troveranno avversari nel derby toscano, scrive il Corriere Fiorentino.
DUALISMO. Le attenzioni saranno tutte per loro due. La scorsa estate si sono allenati insieme in ritiro a Moena, ma Pioli e la società hanno già deciso che il titolare sarebbe stato Lafont. Nel girone di andata, due volte è rimasto fuori per infortunio. In quelle circostanze ha giocato il polacco che poi ha deciso di andare altrove per trovare più spazio. A gennaio è spuntata l’ipotesi Empoli, colta al volo: Dragowski ha ventuno anni, per due stagioni e mezzo ha fatto la riserva a Firenze giocando solo nove partite facendo il vice di Tatarusanu, Sportiello e Lafont. Rimettersi in discussione è stato un obbligo. A giugno ci sono gli Europei Under 21 e, essendo titolare della nazionale, non vuole saltarli. Con Iachini prima e Andreazzoli poi, ha trovato spazio e continuità: condizioni necessarie per mostrare il suo talento.
PROSPETTIVA. Intanto a Firenze con Lafont le cose non vanno sempre benissimo. Il gol subito da Gomez nella semifinale di Coppa Italia ha annientato le speranze della qualificazione. Non solo, durante tutto il campionato ha mostrato alcuni limiti su cui è necessario lavorare. Le respinte, troppo spesso centrali, e l’uso dei piedi su tutti. L’esplosività e la reattività invece, al momento, sono le sue specialità. Normale dover progredire quando hai solo venti anni e alle spalle c’è un passato da attaccante. Le basi su cui lavorare ci sono. Come per Dragowski, che domenica vuole sfoderare un’altra grande prestazione e rimettere in discussione le gerarchie viola.
UNO O L’ALTRO. Montella li osserverà da vicino poi, insieme alla società, farà una scelta. Uno sarà il titolare, l’altro andrà a giocare altrove. Perché difficilmente potranno alternarsi senza l’Europa League.