Rassegna Stampa

Dentro o fuori: ora serve anche l’orgoglio di volerci stare in Europa

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A Edimburgo la Fiorentina si gioca tanto, quasi tutto, per quanto riguarda il percorso europeo

Dentro o fuori, prendere o lasciare. La Fiorentina si gioca nella notte di Edimburgo una fetta preziosa del passaggio del turno in Conference League e per farlo, contro gli Hearts, è pronta ad affidarsi all’orgoglio di quei giocatori che fino ad oggi non sono riusciti ad esprimere tutto il loro potenziale. A cominciare da Luka Jovic, il grande investimento dell’estate (ma solo per l’ingaggio di 2,5 milioni, visto che è arrivato a zero) che per adesso più che una stella lucente è risultato a malapena una timida luce a neon, scrive stamani Il Corriere dello Sport.

I minuti finali della sfida di Bergamo però, dove il numero 7 ha giocato nell’inedita posizione di trequartista, hanno per la prima volta fatto intravedere qualcosa di diverso. Questione di atteggiamento, di sguardi ma anche di rabbia. Di orgoglio, appunto. Il serbo ha reagito al meglio alle due esclusioni di fila in campionato (è stata sua l’unica opportunità per provare a pareggiare la partita del Gewiss) e non è un caso che Italiano, in vista dei 90’ più importanti della stagione (i viola stazionano a -2 dagli scozzesi, secondi in classifica), sia deciso a rilanciare dall’inizio l’attaccante, mai stato titolare nelle gare del giovedì.

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