Contro il Sassuolo, domenica al Franchi, servono solamente i tre punti alla Fiorentina di Stefano Pioli. Ok i progressi visti nel secondo tempo di Ferrara con la Spal, e gli sprazzi di buona tenuta e buon gioco a Roma contro la Lazio, ma fare una buona prestazione e non centrare i tre punti contro i neroverdi di Iachini sarebbe un problema enorme. E’ vero che Pioli continua a dire che quest’anno servirà per gettare le basi per il futuro. E’ altrettanto vero che Salica ha parlato di anno di transizione. E che Corvino ha chiesto ancora una volta fiducia. Ma domenica le parole staranno a zero. Non è ammesso passo falso, anche perché l’impegno successivo sarà a Napoli contro la squadra di Sarri, e la vittoria in casa viola manca da 4 turni dove comunque, là davanti, non è scappato nessuno. Il settimo posto è ancora a due lunghezze. Ma col cambio di panchina al Milan, è lecito attendersi una scossa in casa rossonera. E se dovesse svanire anche la flebile speranza di poter raggiungere l’ultimo treno (non sicuro tuttavia per via degli incastri di coppa) per l’Europa, allora l’idea del vivacchiare diventerebbe pressoché certa.
Anche perché l’idea di passare un anno in funzione del prossimo, sperando di aver azzeccato qualche innesto in più del previsto, potrebbe portare sempre maggior scoramento in quella parte di tifo che nonostante tutto c’è. Ma un senso, un motivo, uno scopo, ci deve essere. Non a tutti, in amore, piacciono le pause di riflessione. Ed il rischio di portare il tifoso a pensare ‘ok, tornerò quando ne avrete capito di più’, c’è. Peccato, perché tutto ciò che viaggia attorno alla Fiorentina è arrivato nel momento in cui all’interno funziona pochissimo. Le iniziative della Hall of Fame, le maglie dedicate ai quattro quartieri di Firenze, le celebrazioni per i 90 anni, il ritorno di Antognoni in società, mal si sposano con il clima di scetticismo generale che trasmette la squadra e la gestione tecnica della stessa.
Col Sassuolo, per non far peggiorare ulteriormente l’aria che tira attorno alla Fiorentina, devono assolutamente arrivare i tre punti. Che sono più che alla portata della squadra viola contro un avversario che ha dimostrato evidenti difficoltà in questo avvio di stagione per quanto arrivi a Firenze con un nuovo allenatore. Evidenziare progressi nel percorso di crescita, senza accompagnarli a tre punti, questa volta non sarebbe sufficiente.
Di
Gianluca Bigiotti