Quelli del prestito secco: da Gerson a Dalbert, fino a Malcuit e ora Odriozola. Missione invertire il trend per il galattico, che arriva dal Real Madrid
Odriozola arriverà alla Fiorentina dal Real Madrid con la formula del prestito secco. Ci sarà un gentlement agreement per avere un diritto di prelazione da parte del club viola qualora le cose dovessero andare bene, col Real che sarà disponibile a riparlarne, eventualmente, a fine stagione, se la Fiorentina volesse. La valutazione del cartellino dello spagnolo si aggira sui 10 milioni di euro, come riportano i portali più accreditati del settore, dopo che il Real lo aveva pagato circa 30 milioni dalla Real Sociedad nel 2018.
PRECEDENTI. La formula con cui arriva a Firenze, chiaramente, lascia delle perplessità. Anche in virtù di chi, nel recente passato, ha vestito la maglia della Fiorentina arrivando con le stesse modalità. L’ultimo, infatti, è stato Kevin Malcuit, arrivato lo scorso gennaio in prestito secco, con un gentlemen agreements tra viola e Napoli che erano pronte a riparlarsi a fine stagione per decidere il da farsi. Il rendimento dell’esterno, tuttavia, non ha necessitato ulteriori colloqui. Con le stesse modalità arrivò anche Gerson, dalla Roma. Anche qui c’era la promessa tra Fiorentina e Roma di riparlarsi a fine stagione, anche se il brasiliano non fece granché per convincere la società viola a fare dei sacrifici per lui, e non solo per il rendimento sul campo, ma anche per atteggiamenti che lasciavano intendere come il calciatore vedesse la parentesi fiorentina solo come un passaggio temporaneo. C’è, poi, il caso Dalbert, arrivato a Firenze in prestito secco nell’operazione che portò Biraghi all’Inter (nel suo caso, però, i nerazzurri inserirono un diritto di riscatto). Anche in quella circostanza, come spiegò Pradè, c’era un gentlemen agreement tra Fiorentina e nerazzurri, di ri-affrontare il discorso a fine anno. Anche in questo caso non è mai accaduto.
INTERROGATIVI. Il dubbio, d’altronde, è fin troppo elementare: se un calciatore che arriva in prestito secco fa bene, perché il club proprietario del cartellino dovrebbe privarsene? Se decidesse, comunque, di lasciarlo partire, inoltre, la valutazione del cartellino schizzerebbe verso l’alto. Stesso discorso, tuttavia, che venne fatto quando arrivò Pjaca a Firenze, con un diritto di riscatto per la Fiorentina e controriscatto per la Juventus, che difficilmente avrebbe permesso al club viola di ottenere la piena proprietà del croato. Diverso, invece, il discorso Salah, che per cavilli burocratici non restò a Firenze tornando al Chelsea. L’altro dubbio riguarda il valorizzare un calciatore non di proprietà, a che pro? L’interrogativo è lecito, e può essere facilmente spiegato col tentativo da parte della Fiorentina di investire cifre importanti su Berardi, con Orsolini come alternativa, per colmare una falla giudicata più prioritaria rispetto a quella della casella laterale bassa di destra. Il tutto potendo, comunque, sfruttare per questa stagione doti e qualità di un calciatore d’esperienza come Odriozola, per poi riparlarne, eventualmente, più avanti.
INVERTIRE IL TREND. Al di là di (leciti) dubbi futuribili, c’è una certezza che riguarda il presente: per Odriozola c’è da invertire un trend che ha visto, fin qui, non incidere praticamente mai chi è arrivato in prestito secco o con eventuali gentlemen agreements. Le qualità per imporsi, se tornasse quello che aveva impressionato alla Real Sociedad, ci sono tutte. Il campo ne dirà di più.
Di
Gianluca Bigiotti