Rassegna Stampa
De Sisti: “Pioli deve trovare un’identità, ma assurdo che sia già a rischio”
Le parole del grande doppio ex verso Fiorentina-Roma: “Pioli sta cercando la soluzione giusta, non è la gara della disperazione”
Dieci anni da giocatore in giallorosso, 14 in viola divisi tra la carriera di calciatore (9) e allenatore (5). Con un fiume di ricordi e sensazioni. Se c’è un uomo che vive in profondità Fiorentina-Roma quello è proprio Giancarlo De Sisti, che oggi avrà il cuore diviso a metà. «Tutti sanno che sono tifoso giallorosso e che sono orgoglioso di essere romano. Ma Firenze mi ha dato una seconda vita, le voglio un bene gigantesco», dice in un’intervista a La Gazzetta dello Sport.
SFIDA DEL CUORE. «Da Roma sono andato via che dovevo ancora diventare qualcuno e sono tornato da uomo maturo. Il giorno dell’addio avevo la lacrime agli occhi. Ho vinto una Coppa delle Fiere e una Coppa Italia, ma per me anche solo giocare con quella maglia all’Olimpico era un trionfo. A Firenze ho vinto e sono diventato calciatore, dal ‘65 al ‘72 sono successe tante cose. E anche da allenatore ho rischiato di vincere uno scudetto. Lasciamo stare, non voglio fare polemiche…».
LA PARTITA DI OGGI. «Due squadre che ci arrivano con i battiti alti: la Roma va bene, nonostante lo schiaffone con il Lilla. Ma è prima, c’è un nervosismo eccessivo. La Fiorentina non trova la quadratura del cerchio, ci sono una serie di giocatori che devono entrare in condizione. Penso a Kean che in Nazionale sembrava imprendibile e con la Viola deve ancora segnare. O Gudmundsson, che non riesce a ingranare. Tutto ciò complica il lavoro di Pioli, che sta cercando disperatamente di trovare la soluzione giusta».
CHI RISCHIA DI PIU’. «Occasione ottima per entrambe, seppure ci arrivano con il fiato grosso e la necessità di fare risultato a tutti i costi. Ma non è la partita della disperazione. Ho letto che Pioli sarebbe a rischio: assurdo dopo 5-6 partite… La Roma sta meglio, ha già un’idea di gioco, la Fiorentina invece deve ancora trovare un’identità».