L’ad della Lega Serie A: “Pretendiamo un’interlocuzione seria col governo Draghi affinché si chiuda questa parentesi e venga dato il giusto aiuto al calcio
Parla così l’amministratore delegato della Lega Serie A Luigi De Siervo ad un convegno a Roma, come riporta l’edizione online del Corriere Dello Sport: “In Italia il calcio e la Serie A sono stati individuati come il capro espiatorio. Una politica dove il populismo l’ha fatta da padrone e che non ha fatto nulla per combattere la pirateria. Pretendiamo un’interlocuzione seria e di programmazione, contiamo quindi sul governo Draghi affinché si chiuda questa parentesi e venga dato il giusto aiuto al calcio. In questo momento il calcio è un business a tutti gli effetti, non dobbiamo essere ipocriti: siamo l’unico Paese al mondo che si è castrato con una legge che limita e impedisce una commercializzazione libera. Una legge che ci pone dei vincoli nel vendere all’estero e non se ne capisce il motivo. La pandemia ha fatto emergere agli occhi di tutti le grandi difficoltà e le contraddizioni. Dobbiamo ristabilire un rapporto leale con la politica in cui considerare una serie di norme che ci consenta di correre ed essere competitivi sul campo di gioco. In Italia l’analisi Deloitte certifica che una Superlega porterebbe una diminuzione del 30% dei ricavi e sarebbe insostenibile. Soldi che sottraggono investimenti sulle leghe nazionali. C’è anche il problema del calendario. Il FairPlay finanziario non allenti le sue maglie: lo vedremo nelle prossime finestre di mercato, perché sarà ancora una volta il problema su cui dobbiamo vigilare tutti”.

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Redazione LaViola.it