La Nazione in edicola stamani analizza la situazione della panchina viola, provando a spiegare come è nata la questione De Rossi
Tutta colpa di quella deroga (o meglio, richiesta di deroga), dove qualcuno – è qui è stato calato l’asso del nome della Fiorentina – ha chiesto alla Federcalcio la possibilità di assegnare la guida di una squadra a Daniele De Rossi. In attesa, sia chiaro, del corso per allenatori da superare a Coverciano per mettersi in tasca il patentino. E’ nata così la bomba, per molti la notizia, per altri (soprattutto per Rocco Commisso), una delle tante ’fakenews’ sparate in tempi di calciomercato, che la Fiorentina sia pronta a scommettere su De Rossi per la panchina della prossima annata, osserva La Nazione in edicola stamani.
Idea suggestiva e ingombrante che in un attimo ha prima sorpreso, quindi fatto storcere la bocca e poi stuzzicato la fantasie e le opinioni del popolo viola. De Rossi, ex leader maximo della Roma e fino a qualche mese fa ancora calciatore del Boca Juniors, di sicuro ha un legame forte con Pradè e quasi altrettanto sicuramente potrebbe aver già fatto sapere in qualche modo alla Fiorentina che quest’avventura gli piace. E molto. Poi però è arrivata la ferma e ufficiale presa di posizione di Rocco Commisso che, riferimento alle ’fakenews’ a parte, ha voluto chiarire soprattutto un altro concetto: che sarà lui, alla fine dei giochi, a decidere che cosa fare con l’allenatore e soprattutto a chi consegnare la sua Fiorentina. Dunque, De Rossi o non De Rossi, scommessa o non scommessa, il domani della squadra ripartirà solo dopo la decisione del patron.

Di
Redazione LaViola.it