La Nazione torna a parlare dell’ex capitano giallorosso accostato alla panchina viola per la prossima stagione
Daniele De Rossi timoniere del futuro dopo un rifiuto ai viola? E come potrebbe andare in panchina uno senza patentino? Ovvio, con una deroga come successe qui a Firenze per Mancini (anno 2000). Scrive La Nazione.
E di fatto una telefonata per chiedere informazioni in Federazione c’è stata. A nessuno sfugge che il direttore sportivo Daniele Pradè abbia avuto (e abbia) una considerazione altissima per DDR. Un conto però è fare un leader in campo e un altro – non avendo mai avuto la responsabilità di allenare – coordinarla con responsabilità di manager.
La sicurezza di Sky a proposito di DDR a Firenze ha travolto i tifosi viola e un poco anche la Fiorentina. Che dopo circa 18 ore dalla diffusione della notizia (ritardo cosmico per i tempi di oggi) è intervenuta attraverso un comunicato del presidente Commisso. Toni infastiditi e di sicuro allineati alla complessità del momento, avendo fra l’altro Commisso già distribuito a maggio uno slancio di sincerità ammettendo i propri dubbi sulla conferma di Iachini.
Questa volta il presidente è andato giù duro seguendo esattamente il linguaggio in codice del calcio. Smentita netta e mezzo sospiro di sollievo da parte di parecchi tifosi viola allarmati dalla precarietà di questa stagione e speranzosi di poter ricominciare la prossima con maggiori sicurezze.
Ma al di là delle smentite – Commisso ha negato di aver avuto contatti personali, non che ci siano stati fra altri dirigenti e DDR – il nome di De Rossi continuerà ad essere attuale qui a Firenze. Pradè si fida della propria intuizione, proprio grazie a quella affidò la Roma a Montella nel 2011, promuovendolo addirittura dalla squadra dei Giovanissimi. E quella di DDR assomiglia proprio a una scommessa del genere. Grande è la stima per l’uomo, che viene considerato un predestinato in panchina per le qualità mostrate in campo.

Di
Redazione LaViola.it