De Gea, Gosens e Kean: sono loro gli intoccabili. In attesa di Gud

Tre dei nuovi arrivati sono già tra gli intoccabili di Palladino. L’islandese si candida ad essere il prossimo

De Gea in porta, Gosens sulla sinistra e Kean in avanti. Come scrive la Gazzetta dello Sport, Bergamo ha consegnato tre certezze a Raffaele Palladino che contro la Lazio ripartirà da tre nuovi e già intoccabili.

Il portiere ex Manchester United ha dato garanzie, nonostante le 7 reti incassate in 3 presenze, ed è stato decisivo per il passaggio al girone europeo. Sulla sinistra Robin Gosens ha già fatto capire che ha inserito una marcia in più rispetto agli altri, con una rete contro il Monza all’esordio e la conferma a livello di prestazione contro l’Atalanta. Non c’e al momento un’alternativa in grado di “rubargli” il posto. Non Biraghi, che Palladino adatta a terzo di sinistra, e non Parisi, che anzi dovrà crescere proprio alle spalle del tedesco. E poi c’è Kean in avanti che in viola ha messo a segno quattro reti fra campionato ed Europa dall’inizio della stagione e che è sicuro della maglia da titolare, mentre gli altri lottano tra loro per un posto.

Tutto il resto è in elaborazione e Palladino dovrà trovare la rotta nei prossimi 270 minuti. Lazio-Empoli-Milan è il trittico che definirà le gerarchie e da cui si delineerà una formazione-tipo. Ad ora ogni reparto è come un puzzle da comporre. Una svolta decisiva potrà arrivare da Gudmundsson che è atteso all’esordio contro la Lazio e che il tecnico spera possa incidere fin da subito per diventare un irrinunciabile. Sulla trequarti nessuno è escluso dalla turnazione con Beltran, Colpani, Ikoné e Sottil che devono ancora crescere nel rendimento. Stessa cosa a centrocampo, dove non ci sono gerarchie o scelte definitive. Avranno un peso enorme risultati e prestazioni. Da Adli, Cataldi, Bove, Mandragora e Richardson usciranno i 2/3 punti fermi del centrocampo viola così come sulla linea arretrata arriveranno delle certezze. Se Marin Pongracic tornerà ai livelli di Lecce sarà il punto fermo, però ad ora l’inizio in salita del croato ha complicato i piani.