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De Gea fuoriclasse: voli e leadership per parare la crisi della Fiorentina

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Palladino si affida all’uomo di maggior qualità per uscire dal momento difficile: insuperabile tra i pali e prezioso nel gruppo

Nei momenti di difficoltà, è al talento che si chiede di emergere, e la Fiorentina ha la fortuna di poter contare su David De Gea. L’ex leggenda del Manchester United, ora idolo dei tifosi viola, è diventato il pilastro della squadra, capace di ribaltare situazioni critiche con interventi straordinari che lasciano a bocca aperta avversari e spettatori.

NUMERI DA CAMPIONE. In questa stagione, De Gea si è reso protagonista di interventi che hanno fatto la differenza, come scrive La Gazzetta dello Sport. Celebre è rimasta la sua parata su Dusan Vlahovic a dicembre, quando l’attaccante bianconero, incredulo, ha sorriso amaramente dopo la respinta della sua semirovesciata. Altre prodezze includono il rigore parato a Theo Hernandez e quello a Abraham contro il Milan, le respinte decisive contro Dybala su punizione e Vasquez al 92’ contro il Genoa.

I numeri parlano chiaro: in 16 presenze in campionato, De Gea ha effettuato 46 parate, di cui 25 su tiri dentro l’area di rigore, con una percentuale di interventi riusciti del 73%. Ha mantenuto la porta inviolata in sei occasioni (contro Cagliari, Como, Torino, Genoa, Lecce ed Empoli), un elemento cruciale durante la striscia di otto vittorie consecutive della Fiorentina, in cui la squadra subì appena tre gol.

LEADER. De Gea non si limita a parare: contro il Verona, si è persino trasformato in assist-man, servendo a Moise Kean il passaggio decisivo per il 3-1 finale. Inoltre, è stato decisivo nei rigori contro la Puskás Akadémia in Conference League, dimostrando la sua capacità di reggere la pressione nei momenti chiave.

Il portiere spagnolo, arrivato a Firenze la scorsa estate dopo un anno di inattività, ha spazzato via ogni dubbio sul suo stato di forma. Sin da subito si è rivelato un leader, capace di trasmettere sicurezza al reparto difensivo e di aiutare i più giovani, come il promettente Martinelli, a crescere grazie ai suoi consigli e al confronto quotidiano.

VERSO IL TORO. Dopo una striscia di cinque partite con un solo punto conquistato e dieci gol subiti, la Fiorentina cerca di ripartire proprio dal suo muro spagnolo nella sfida contro il Torino. Servirà il miglior De Gea, quello che Firenze ha già imparato a chiamare il “nuovo David”, nella speranza di poterlo godere ancora a lungo. Il suo contratto, che prevede un’opzione per il rinnovo fino al 2025-26, potrebbe garantire ai viola altre stagioni con uno dei portieri più forti del panorama internazionale.

De Gea non è solo un campione in campo, ma anche fuori, come sottolineato dal direttore sportivo Daniele Pradè: “È un leader e un esempio“. E Firenze, con le sue prodezze e il suo carisma, lo ha già adottato come uno dei simboli del presente e del futuro viola.

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