Rassegna Stampa

De Gea e quell’abbraccio consolatorio a Svilar: dalla Champions alla sfida in Serie A

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Nel 2017 il Manchester United vinse contro il Benfica grazie a una papera di Svilar. De Gea lo consolò prevedendo un grande futuro per lui

Destini incrociati, come in un abbraccio. Sono quelli di Fiorentina e Roma, di De Gea e Svilar, fermati nel tempo da una fotografia scattata durante la Champions League del 2017. Era il 18 ottobre, in campo Benfica e Manchester United, e tanti nomi che sanno di Serie A: oltre allo spagnolo, tra le fila dei Red Devils campioni in carica di Europa League ci sono Smalling, Matic, Mkhitaryan, McTominay, Lukaku e un certo Mourinho in panchina. Dall’altra parte Julio Cesar ha dato forfait in porta: tocca a Svilar, 18 anni e zero minuti con la prima squadra. L’attuale numero uno della Roma diventa quella sera il più giovane portiere a esordire nella maggiore competizione europea per club ma il destino, quello beffardo, gli regala una serata dolceamara con una papera che costa il gol di Rashford e la vittoria dello United. Così scrive Il Corriere dello Sport.

L’ABBRACCIO. Al fischio finale Mile si avvicina ai tifosi del Benfica per chiedere scusa: la sua prova era stata nel complesso positiva, fino a quel goffo errore. Quello che forse nemmeno lui si aspettava erano la simpatia e le parole di stima degli avversari. Subito Matic e Lukaku, cresciuto nell’Anderlecht come lui, lo avvicinano per consolarlo, ma è la foto stretto tra i guantoni di De Gea – già all’epoca 9 trofei in bacheca con i Red Devils – a fare il giro del mondo. Dirà poi lo spagnolo: «I tifosi del Benfica dovrebbero essere contenti di avere un portiere così. Oggi ha fatto un errore, capita. Le sue capacità sono però straordinarie e fossi in loro non mi soffermerei su questo. Ho visto giocare un portiere dal talento enorme». Ci aveva visto giusto: la scorsa stagione Mile ha battuto proprio De Gea come migliore portiere della Serie A.

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