Da desaparecido a riserva, fino agli elogi pubblici e al ritorno prepotente. Possono cambiare le gerarchie nella mediana viola: Badelj insidia Pulgar
Da inizio anno ad oggi è cambiato tutto in casa Fiorentina. Così come sono cambiate gerarchie e status per alcuni singoli. Uno che ha visto più volte il suo ‘ruolo’ cambiare è stato ed è Milan Badelj.
DESAPARECIDO. “Per me Milan e Pulgar hanno caratteristiche troppo simili, e non possono giocare assieme”. Beppe Iachini fu chiarissimo, già dalle prime conferenze stampa. E il croato uscì di scena per diverse gare. Tanto che, anche a causa del lento mercato di gennaio, in mediana più volte Iachini fu costretto ad utilizzare Eysseric. Solo una volta Badelj e Pulgar hanno giocato assieme, e solo per assenza di alternative. Con l’arrivo di Duncan, e il rientro di Castrovilli, il canovaccio tattico sembrava ormai delineato con Pulgar per Badelj in pianta stabile. Ma…
SVOLTA A MARASSI. A Genova, domenica scorsa, contro la Sampdoria, per la prima volta Iachini ha deciso di affidarsi al croato in mezzo al campo lasciando a riposo proprio Pulgar. Decisione, quella, alla quale hanno fatto anche seguito i complimenti pubblici arrivati dallo stesso tecnico a Badelj: “Sono arrivato e Badelj aveva diversi problemi. Piano piano è tornato ad essere quello di sempre e adesso so di avere a disposizione un calciatore che può fare tanto per la mia Fiorentina”.
INSIDIE. E se il rosso (ingenuo ma forse eccessivo) rimediato da Badelj a Marassi ha costretto il croato a saltare la partita col Milan, in vista dei prossimi impegni il ballottaggio è più aperto del solito. Sicuramente molto più aperto rispetto a qualche settimana fa quando Badelj sembrava ormai un desaparecido e fuori dai piani tecnici della Fiorentina.
RIGORE OK, LA REGIA NO. Intanto, contro i rossoneri, Pulgar si è confermato infallibile dagli undici metri, segnando il quarto rigore su quattro tirati in stagione. Ma ancora una volta la sua prestazione non è stata eccellente. Soprattutto in fase di costruzione. E non è un caso se la manovra viola, anche contro i rossoneri, spesso è andata in difficoltà. E viste le carenze in fase di costruzione di gioco è sempre più possibile che a breve cambino, di nuovo, le gerarchie. Adesso, l’ipotesi Badelj è concreta, anche per il dinamismo che può offrire al fianco del regista Duncan. Iachini ci pensa.

Di
Gianluca Bigiotti