Ripartire è ripartita. Una Fiorentina diversa, orfana del suo capitano ma unita, forse, come mai si era visto finora. Forza di volontà, spirito di sacrificio, cercando di andare oltre i propri limiti: in altre parole dare il 101%. Sempre. Ovunque e contro chiunque. Per onorare il ricordo di Davide Astori e per dimostrare che lo spogliatoio è formato da uomini con la U maiuscola. Senza porsi obiettivi, senza pressioni dando sempre il massimo. Alla fine del campionato mancano dieci partite, la zona Europea dista solo tre punti e sotto-sotto la voglia di provarci c’è. Non sarà semplice, anzi. Il cammino presenta molte insidie, staremo a vedere cosa diranno le prossime settimane.
Di sicuro, Stefano Pioli e la Fiorentina pare abbiano ritrovato un Riccardo Saponara in più. Dopo lo scarso utilizzo da parte di Sousa, l’operazione di ’ripulitura’ della caviglia, il recupero graduale e il conseguente ritardo nel trovare la condizione ne avevano tarpato le ali fin qui. C’è chi lo aveva già considerato un bidone. Un affare fatto solo dal presidente dell’Empoli Fabrizio Corsi. Quel che è certo è che le qualità tecniche del calciatore erano e sono indiscutibili. Dall’altra non si può negare che qualcosa gli mancasse per dimostrare il suo talento. Questa pare essere arrivata dalla perdita del compagno e amico Astori. Il capitano che tanto credeva in lui.
La reazione da parte del numero 8 gigliato è sotto gli occhi di tutti. Sia contro il Benevento sia contro il Torino ha disputato buone prestazioni. Dando qualità in attacco ma anche quantità arretrando di qualche metro. Specie contro i granata lo si è visto spesso sulla linea dei centrocampisti ricevere palla, girarsi e lanciare lungo per Simeone o per Chiesa sulla fascia. Superando di fatto il primo muro degli avversari dando modo di fare l’uno contro uno ai suoi compagni. La condizione fisica è sicuramente da migliorare ma la strada imboccata è quella giusta.
Intanto, oggi ci sarà un cda tecnico. Comunque importante. La situazione economica è migliorata e ciò consentirà di guardare con più fiducia ai prossimi movimenti di mercato. Ci sarà anche l’innalzamento del monte ingaggi. Il tutto in attesa di scoprire i programmi e le idee della proprietà. Quella sarà il vero punto di svolta.
Di
Lorenzo Matteucci