L’ultima sosta per le Nazionali della stagione, quella Domenica tanto amata e tanto desiderata(si fa per dire) dal tifoso medio italiano e soprattutto fiorentino, rappresenta l’ultima fermata prima di nove giornate da vivere, o comunque, da provare a vivere. Ecco alcuni diktat, o comandamenti che la Fiorentina proverà a portarsi con sè, tra speranze e realtà, tra presente e futuro.
1)Credere all’Europa: Finché la matematica lo consente, è obbligo e dovere provarci. Al di là dei discorsi sull’utilità del 6° posto in vista della programmazione della prossima stagione sarebbe un delitto tirare i remi in barca.
2)Onorare la maglia: Quello che ha chiesto a gran voce la Fiesole e che in parte si lega con il punto sopra. Si può non vincere, si può avere dei passaggi sbagliati ma non deve mai venir meno l’impegno, la dedizione, il sudore per ciò che quella maglia viola rappresenta.
3)Certificare o sovvertire le gerarchie: Le ultime nove gare serviranno per valutare, ancora di più di quanto fatto fino a adesso e di quanto già deciso, chi ci sarà a Moena a Luglio e chi invece saluterà. Sia fra i senatori, sia fra i giovani. Con la speranza di vedere giocare, con un minutaggio idoneo, alcuni fratelli di Federico Chiesa. Fratelli per età, per anagrafe, magari anche per tecnica. Hagi in primis, stuzzica e non poco.
4) Progettare e programmare al meglio il futuro: La missione parallela della società e di Corvino. Iniziare cioè a trasformare il lavoro economicamente certificato dall’ultimo Cda in prassi concreta in vista della prossima estate. Essere pronti sia a livello di investimenti, sia a livello di guida tecnica, sia a livello di giocatori. Non farsi trovare impreparati.
5) Il rinnovo di Bernardeschi: Pur consapevoli che nel calcio moderno i contratti non sono niente, convincere Federico a prolungare, con ingaggio top e centralità indiscussa in una squadra intorno a lui competitiva, sarebbe sicuramente il miglior ossigeno, il miglior antidoto alle critiche.
6) Tenere imbattuto il Franchi: In una stagione così e così, sarebbe un piccolo record. Un record che dal ritorno in Serie A sotto i Della Valle non è mai accaduto, solo in Serie B nel 2003-2004. Pescara, Bologna e Empoli gare abbordabili, Inter e Lazio incroci verità, anche per i sopra citati destini europei.

Di
Duccio Mazzoni