Rassegna Stampa

Dall’Inter all’Inter, in un anno la magia si è persa: c’era una volta la Fiorentina divertente

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Contro i nerazzurri, la passata stagione, i viola misero in campo una grande prestazione, soprattutto nel primo tempo. Oggi è rimasto ben poco

Chi c’era, faticava a crederci. Chi c’era, si dava i pizzicotti per capire se stesse sognando. Era tutto vero e, la Fiorentina, sembrava il Liverpool. Ritmo, intensità, personalità, coraggio. Da anni, al Franchi, non si vedeva un calcio così. Talmente bello (appunto) da stentare a crederci. Era il 21 settembre 2021 e, quel giorno, rimarrà per sempre nella memoria dei tifosi viola. E pazienza se, alla fine, vinse l’Inter. Perché non è sempre che vero che in Italia si giudica solo in base al risultato. E in quel caso, per esempio, i fiorentini uscirono dallo stadio con in testa una (potenziale) grande Fiorentina. Scrive il Corriere Fiorentino.

Fu, quella, la prima conquista di Vincenzo Italiano che, in un mese scarso di campionato, aveva già raggiunto il proprio obiettivo. Ridare un’identità alla Fiorentina e, soprattutto, rendere orgogliosa la propria gente dopo tanti (troppi) anni di buio. Se la vittoria di qualche mese più tardi sul Milan rimane, nella testa del mister, la serata più bella della scorsa stagione (insieme a quella del successo sulla Juventus e del conseguente ritorno in Europa) quei primi 45’ del match con l’Inter per il tecnico viola rappresentano il picco più alto raggiunto.

L’espressione perfetta, della sua idea di gioco.  Un anno dopo però, quella magia, sembra essersi persa

La Fiorentina di oggi infatti è lontana parente di quella ammirata quella sera. E, da inizio stagione, soltanto nella sfida col Napoli si è avvicinata a quel livello di prestazione. Questione di uomini, certo, ma non solo. La sensazione infatti, ed è questo uno dei crucci di Italiano, è che tutto l’ambiente (fin dall’inizio) abbia perso entusiasmo. Colpa forse delle grandi aspettative che si erano create. E che, alle prime difficoltà, si son trasformate in negatività.

Di certo c’è che per ripetere prove del genere servirebbe ritrovare sfrontatezza e leggerezza. Soltanto così, la Fiorentina, può pensare di mettere sotto l’Inter. «Non abbiamo mai sofferto così tanto come nella prima mezzora di oggi — disse nel post partita Simone Inzaghi — ma va dato merito a loro che ci hanno messo sotto con un ritmo ed un’aggressività incredibili». Il difetto, ed è l’unico punto in comune con i viola versione 2022/23, fu arrivare all’intervallo con un solo gol di vantaggio. Un problema, la mancanza di concretezza, che oggi è probabilmente la causa di principale di una situazione che si è fatta via via più difficile.

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