Ritratto del nuovo centrocampista viola. Partito da Scampia è arrivato fino alla Nazionale. Ora la chance in viola
Rolando Mandragora è ormai da considerare (quasi) a tutti gli effetti un calciatore della Fiorentina. Mancano solo i passaggi burocratici di rito, con le visite mediche in programma oggi, scrive La Nazione. Piglio da leader, in campo e nello spogliatoio. Il suo ruolino personale racconta di 158 presenze tra Serie A e Coppa Italia (con 12 gol ed 8 assist). Mister Italiano gli chiederà gli inserimenti che ha chiesto a Torreira, ma anche qualche stoccata da fuori area. E sicuramente Mandragora nel bagaglio tecnico ce l’ha.
La sua è una delle storie belle che regala il calcio. Rolando è uno di quelli che ce l’ha fatta partendo dal basso. «Ho imparato a giocare a calcio in strada, tra le vie di Scampia. Mio padre e mio zio – ha dichiarato il centrocampista qualche tempo fa – mi hanno spinto verso questo sport, senza opprimermi». Già. Scampia, periferia Nord di Napoli. Il cemento in mezzo a palazzi anche troppo alti per far sentire libero un ragazzino che gioca per strada. Rolando è più bravo dei compagni. E ci crede anche, visto che sul suo profilo Instagram campeggia una foto di lui da piccolo con la scritta «#Ricordi, #Crederci sempre, #Mollare mai».
Rolando ha anche qualcuno in più dalla sua parte. I protagonisti di questa storia. Il padre gestisce la scuola calcio dei fratelli Cannavaro. Lo zio Bruno è uno degli allenatori più noti del posto. Comincia a girovagare per l’Italia, provino dopo provino. Ci punta il Genoa. Trafila delle giovanili fino alla prima squadra. C’è Gasperini in panchina. Il 29 ottobre 2014 l’esordio in Serie A, Genoa-Juventus 1-0. Di fronte a sé Pogba. Sembrava una follia, e invece no. ‘Rolly’ (per gli amici) impressiona subito. Va al Pescara, ci punta la Juve. Lo frenano gli infortuni, però si ritaglia spazio al Crotone, poi all’Udinese e al Torino, dove diventa un beniamino. Oltre che un leader con la fascia al braccio. Innamorato della sua Lucia, è pronto per la Fiorentina
Di
Redazione LaViola.it