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Dalle certezze a…mister X. Per il successore di Sousa la rosa di nomi si allarga

L’EFFETTO domino è iniziato. La conferma che Luis Enrique non sarà più l’allenatore del Barcellona ha di fatto aperto le danze per completare il mosaico delle panchine più ‘pesanti’ a livello europeo. E di conseguenza avrà riflessi anche sul futuro dei tecnici ora in Italia. Juventus, Roma, Napoli, forse Inter sono in bilico e molto dipenderà dall’epilogo e dai risultati della stagione. La vittoria nel derby ha rinforzato la posizione di Inzaghi sulla panchina della Lazio.

DI FATTO solo la Fiorentina ha la certezza di cambiare la guida tecnica. Più di un handicap, questa, potrebbe essere un’occasione in più per pianificare il futuro in anticipo. Corvino, pare, che si sia mosso sondando – direttamente o indirettamente – la disponibilità di diversi candidati e tutti potrebbero essere profili giusti, salvo ‘nascondere’ difficoltà più o meno evidenti per chiudere l’operazione. Prendiamo Sarri, oppure Ranieri. I due preferiti, non necessariamente in questo ordine. Il primo è prigioniero di una robusta clausola rescissoria che lo lega a doppio filo al Napoli; King Claudio invece è legato al Leicester con un contratto da nababbo fino al 2020, guadagnando 5 milioni l’anno.

ECCO perché la Fiorentina avrebbe virato su profili comunque interessanti, ma più semplici da raggiungere, seguendo possibilmente la linea di un tecnico italiano, magari emergente o comunque in grado di lavorare anche con i giovani. Giampaolo sarebbe la strada più semplice, non fosse altro per il fatto che rientra in questo identikit e, soprattutto, il dialogo con la Sampdoria sarebbe relativamente facile. Almeno non vincolata da clausole esose. Bisognerà parlare direttamente con Ferrero. Magari i rapporti con il ds Pradè non sono proprio idilliaci, ma il tempo stempera le tensioni. L’ultima parola, comunque, spetterà proprio al presidente blucerchiato. Non sono comunque esclusi colpi alla Corvino. Un allenatore il cui nome è gelosamente custodito dal direttore generale viola, pronto a sorprendere. Un po’ come accaduto per il ds, quando da una rosa di candidati spuntò Carlos Freitas. Stavolta però la sensazione è che il nome sia italiano. Magari dai vertici della serie B, promosso in A. Semplici vi dice qualcosa?

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