All’andata l’unico vero acuto di Pjaca da quando è in maglia viola. Gol e assist per lui, ma ultimamente non gioca mai. Nonostante l’assenza di Mirallas domenica e la scelta di restare a Firenze
Un girone fa Marko Pjaca trovava il primo ed unico gol in maglia viola, proprio contro la Spal, prossimo avversario in campionato dei gigliati. Un rinvio corto ed errato di Fares ne agevolò il compito. Ma 19 partite dopo quello resta l’unico acuto del croato con la maglia della Fiorentina, che non sbloccò affatto l’ex Juventus. Anzi. Quello resta l’unico segnale di vita più che acuto, oltre a qualche doppio passo rimasto nel nulla. Perché se allora si pensava potesse essere la condizione fisica il suo problema, 142 giorni dopo abbiamo capito che forse c’è qualcosa di più che ne sta frenando il rendimento.
Poteva andare altrove, a Gennaio, per ritrovarsi e rilanciarsi. Genoa su tutti. Ma alla fine ha preferito restare alla corte di Stefano Pioli. Che a parole, a dir la verità, non lo ha mai pubblicamente messo in cattiva luce. Anzi. Ed anche nei fatti, perché non si può certo dire che il tecnico viola non gli abbia dato chances e/o possibilità. Dopo averlo dosato tra Chievo, Udinese, e Napoli all’andata, infatti, è iniziato per lui il cammino da titolare. Ma da ottobre in poi, la lenta e progressiva scomparsa dai radar. Tanto che dei 707’ collezionati fin qui in stagione, da dicembre ad oggi ne ha messi a referto solo 199. 0’ in Coppa Italia, due subentri dalla panchina per 37’ totali tra Udinese e Genoa, e zero minuti contro Samp, Chievo, Napoli, Torino e Roma. L’ultima gara da titolare fu quella del Franchi col Parma, e fu un disastro. Quella prima fu il primo tempo di Reggio Emilia col Sassuolo, ed anche lì fu un disastro (uscì all’intervallo).
Contro i ferraresi, gol e assist all’andata. Unica vera gara sufficiente per lui. 19 tiri a referto messi fin qui. 27 dribbling tentati, di cui 16 falliti. E con l’arrivo di Luis Muriel per il croato lo spazio si è ridotto ulteriormente. Anche perché, nonostante all’orizzonte ci sia proprio la gara contro la Spal e Pjaca abbia tutte le possibilità per ritrovare spazio vista la quasi certa assenza di Mirallas, Pioli ultimamente ha dimostrato di preferirgli pure Gerson esterno alto. E per Pjaca, all’orizzonte, di minuti ne rimangono pochissimi.
Resta fin qui, e probabilmente resterà solo quello fino al termine della stagione, da apprezzare come Pjaca abbia voluto con forza vestirsi di viola la scorsa estate, mantenendo la parola data a Corvino ed alla Fiorentina. Così come ha voluto rimanere a Firenze anche a Gennaio. Ma la volontà, nel calcio, non basta. Intanto all’orizzonte, come detto, la Spal. Unico ricordo positivo della sua avventura fiorentina fin qui. Con possibilità tuttavia di mettere piede in campo a Ferrara molto ridotte.
Di
Gianluca Bigiotti