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Dalla “sconfitta peggiore” alla necessità di reagire. Ora la Samp: l’Europa è lì. Ma serve uno scatto mentale

Italiano

Dopo il Venezia arrivò il tris contro il Cagliari al Franchi: serve una prova del genere. Tra Europa e un’anonima metà di classifica: chance importante

“E’ la sconfitta che mi fa più male, mi fa venire mal di stomaco”. Tre giorni dopo, si torna in campo. Tra delusione e (tanta) rabbia, Vincenzo Italiano ha cercato in questi giorni di incanalare le energie nella giusta direzione. Sotto lo sguardo di Commisso, che certo avrebbe sperato in un ritorno migliore in Italia, la Fiorentina è chiamata a ripartire. Come è successo nell’ultimo periodo, la prova d’appello si giocherà al Franchi. L’altalena di risultati, del resto, ha raccontato da un mese e mezzo a questa parte di tante difficoltà in trasferta (4 sconfitte su 4 da metà ottobre) ma anche di prove estremamente convincenti al Franchi (3 vittorie su 3 nello stesso periodo). Italiano si affida quindi ad un Franchi che sta provando a tornare ‘fortino’ per riprendere la marcia giusta.

LA TESTA E I SUBENTRATI CHE NON INCIDONO. Perché poi anche ad Empoli la sua Fiorentina aveva fatto una partita ‘giusta’ per 85 minuti, non eccezionale ma neanche così negativa. Poi il blackout degli ultimi minuti ha compromesso tutto, insieme a uno scarso cinismo in avanti preso spesso come limite in questa prima parte di stagione. Un problema, quello del calo nei finali delle partite, soprattutto mentale. Non a caso lo stesso Italiano ha battuto più volte, anche pubblicamente, su questo tasto (dolente). Ma non solo. Perché se dopo il Castellani anche lo stesso tecnico è finito tra gli ‘imputati’ di critica e tifosi per alcune scelte, è altrettanto vero che spesso i ‘rinforzi’ dalla panchina non hanno saputo dare una spinta alla squadra. Non a caso la Fiorentina è l’unica squadra insieme al Torino a non aver mai recuperato uno svantaggio in stagione, e i subentrati viola hanno segnato solo un gol (Saponara contro il Genoa) in 14 partite: anche qui, nessuno peggio della Fiorentina. Ultimo dato: sono stati fin qui ben 16 su 19 i gol subiti dai viola nei secondi tempi, di cui 7 nell’ultimo quarto d’ora.

COME DOPO VENEZIA. E se la testa è il motore che davvero fa girare le gambe e di conseguenza la squadra, specie in un gruppo che sta cercando una sua identità, nel martedì del Franchi si capirà subito se la Fiorentina avrà la forza per gettarsi alle spalle la cocente delusione del Castellani. Dopo Venezia, l’altra brutta battuta d’arresto della stagione, il gruppo aveva reagito con un bel tris casalingo contro il Cagliari. Servirebbe una prova del genere. Anche se la Samp, che viene da due vittorie di fila, pare un’avversaria decisamente più insidiosa rispetto a quel Cagliari di Mazzarri che arrivò a Firenze un mesetto fa. Tant’è, anche il patron Commisso ha richiamato i suoi alla reazione, e per il momento sono rimandati anche i vari discorsi relativi al mercato e al potenziamento di una squadra che comunque, nonostante il brutto ko di Empoli, ha dato ampi motivi di ottimismo per il futuro. Specie in confronto agli ultimi anni.

VIOLA DA EUROPA? Certo, nel calcio contano poi i risultati. E con un calendario che per altre 9 partite opporrà la Fiorentina a squadre di medio-bassa classifica, bisogna dimostrare di poter davvero essere superiori a formazioni che ad oggi lottano per altri obiettivi. Non a caso anche i giocatori viola hanno apertamente parlato di Europa nelle ultime settimane, e guardando la classifica la Fiorentina è ancora lì: 6° posto con Juve, Lazio e Bologna, ma anche pochi punti sopra al gruppone di metà classifica. Come a dire: c’è l’occasione per restare aggrappati al treno europeo, ma con altri passi falsi il rischio è di tornare in un’anonima via di mezzo. E allora ecco che l’attenzione è tutta per la sfida con la Sampdoria, ad una reazione obbligata se davvero si vuole lottare per certe posizioni in modo concreto. Poi ci sarà tempo per pensare al mercato, ad una squadra da rinforzare specie in attacco, alla gestione del caso Vlahovic nei prossimi due mesi e ad un possibile ulteriore confronto con Commisso. Lo stesso presidente ha potuto vedere dal vivo quali sono ancora i limiti di una Fiorentina che è, sì, andata oltre le aspettative, ma che mantiene anche lacune evidenti già dall’estate. Saranno settimane importanti per capire in che direzione andrà la sua Fiorentina, tra investimenti e scelte. Ma ora la testa è al campo. Alla Samp. Una partita parecchio importante e da non sbagliare.

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