I giovani di Aquilani non hanno vissuto un’annata semplice, ma qualcuno si è messo in mostra. Gattuso farà le sue scelte: potrebbe portare qualche ragazzo in Trentino
Quello tra Gattuso e i giovani è sempre stato un rapporto davvero speciale. La testimonianza è arrivata nel 2017, quando dopo le prime esperienze da tecnico tra i professionisti decise di ‘retrocedere’ alla Primavera del Milan. Nel giro di pochi mesi questa scelta gli spalancò le porte della prima squadra, dopo l’esonero di Montella. Ma in quel periodo il legame tra l’allenatore e i giovani si è consolidato. Un’affinità certificata grazie alla definitiva esplosione di Cutrone, alla promozione coi più grandi del difensore Gabbia nel Milan e, in tempi più recenti a Napoli, all’esordio in A dell’esterno Cioffi (nel 6-0 contro la Fiorentina). Così scrive La Nazione.
A MOENA. Anche in casa viola c’è la speranza che, tra i baby più interessanti della Primavera, qualcuno possa fare subito al caso del tecnico nel ritiro di Moena. La stagione della squadra di Aquilani, che si è salvata a 90’ dal termine del campionato, non è stata esaltante se si eccettua il trionfo in Coppa Italia ad aprile. Ma diversi sono i giocatori che, seppur a corrente alternata, hanno mostrato doti tecniche intriganti. Dai difensori Dutu e Ponsi, quest’ultimo già promosso da Iachini, al capitano della Primavera Fiorini (che con Aquilani da mezzala si è reinventato difensore) fino al bomber Spalluto.
EMERGENTI. Ma non solo i 2001, anche i più giovani Bianco (che ha firmato il primo contratto da professionista), il diciottenne Krastev e il talento Agostinelli (quello che più di tutti ha rubato l’occhio per la qualità del suo calcio), mentre nel club in tanti sono pronti a scommettere che quello che sta per iniziare sarà l’anno della consacrazione per Munteanu, pagato 2 milioni l’estate scorsa.

Di
Redazione LaViola.it