A lungo accostato alla Fiorentina quest’estate, alla fine il senegalese è rimasto alla Salernitana. Ma i rapporti sono parecchio tesi
C’è un nuovo capitolo della storia tormentata tra Boulaye Dia e la Salernitana. Convocato dalla sua Nazionale, il Senegal, l’attaccante non è sceso in campo a causa di un problema fisico. La notizia ha allarmato la squadra allenata da Paulo Sousa, che spera di ricucire il rapporto con il suo giocatore più rappresentativo e di arrivare a una salvezza tranquilla grazie ai suoi gol. Il club ha, quindi, aspettato il rientro per valutare l’entità del k.o., ma Dia non è mai sbarcato a Salerno e lo avrebbe dovuto fare entro ieri, martedì 12 settembre. Anzi, l’attaccante si è diretto in Francia da alcuni familiari per prendersi almeno altre 24 ore di stacco dal club e manifestare un altro segnale di insofferenza per la situazione nella quale si è ritrovato alla fine del calciomercato. Così scrive Corriere.it.
Tutto nasce dalla volontà del giocatore di trasferirsi in Premier, campionato dal quale aveva ricevuto un’offerta dal Wolverhampton nell’ultimo giorno di mercato. Però, la proposta alla Salernitana non era stata delle migliori: un prestito con diritto di riscatto che aveva fatto infuriare il direttore sportivo Morgan De Sanctis. Offerta rifiutata da Danilo Iervolino, che aveva così trattenuto Dia in Italia. Da qui l’insofferenza dell’attaccante, che è stato poi multato dal club per non essersi messo a disposizione per la partita della terza giornata contro il Lecce, persa per 2-0. Dopo questo episodio, però, la dirigenza granata ha cambiato atteggiamento. Anche perché a conti fatti la Salernitana non può permettersi di rinunciare a Dia e Dia stesso non può decidere di rimanere fermo per quattro mesi, fino alla prossima finestra di mercato.
C’è da capire cosa vorrà fare il centravanti: rientrare in Italia e rimettersi a disposizione di Paulo Sousa oppure restare ancora in Francia e far divampare una polemica che non conviene a nessuno. Se non rientrerà, al di là di una pesante multa, si arriverà a un punto di non ritorno. Anche il rapporto con lo spogliatoio non è idilliaco, visti i continui capricci.

Di
Redazione LaViola.it