L’ex Inter sembra un altro giocatore rispetto a quello visto a San Siro. Inizio molto confortante, certificato dall’assist di ieri per il gol di Chiesa
È arrivato a Firenze quasi in sordina, nello scambio con Biraghi, con diverso scetticismo generato dalle ultime due stagioni in nerazzurro in cui aveva fatto davvero poco. Oggi Dalbert Henrique sta stupendo il pubblico del Franchi grazie alle sue buone prestazioni in maglia viola. Alla terza uscita da titolare con la maglia della Fiorentina, l’ex Nizza e Inter ha impressionato per continuità di rendimento e spirito di sacrificio, facendo meglio del più quotato (e pagato) esterno destro gigliato, Lirola.
Non che Dalbert abbia mostrato colpi da fenomeno vero, quelli li lasciamo alla grazia di Ribery, agli strappi di Chiesa e al talento di Castrovilli. Tuttavia, l’esterno brasiliano fin qui ha sbagliato davvero poco ed è diventato un riferimento per i compagni: costante la sua spinta sulla fascia sinistra, non ha mai fatto mancare rifornimenti per gli attaccanti viola e ha mostrato sana intraprendenza con la palla tra i piedi, sebbene non supportata da una tecnica eccelsa.
MODULO VINCENTE. È evidente che il cambio di modulo e il passaggio al 3-5-2 abbia agevolato e non poco l’inserimento del brasiliano nei meccanismi della Fiorentina. Più abituato a spingere che a difendere, come da tradizione verdeoro, Dalbert sta godendo della presenza di Caceres per poter attaccare la fascia senza eccessivi compiti di copertura. Nonostante ciò, salvo una disattenzione insieme a Castrovilli sul gol del 2-1 di Ilicic a Parma, Dalbert fin qui si è fatto notare anche per la sua applicazione sia nel pressing alto che nella fase difensiva nella propria metà campo (34 palloni recuperati fin qui dal brasiliano, Lirola si ferma a 19).
PRIMO ASSIST. Dopo il buon impatto nella sfida col Genoa, nella quale entrò a 30′ dalla fine e procurò il rigore del definitivo 2-1, con la Sampdoria è arrivato il primo assist con la maglia della Fiorentina (ironia della sorte, il suo ‘alter ego’ Biraghi proprio ieri sera ha realizzato il suo primo assist in maglia nerazzurra). Un bell’esterno destro al volo per involare Chiesa davanti alla porta, in una posizione del campo non troppo consona per un esterno.
OBIETTIVO CONTINUITÀ. L’augurio? Che Dalbert possa giocare con questa continuità per tutto il torneo. Certo, se Montella dovesse decidere di riproporre la difesa a 4 per inserire una punta il brasiliano potrebbe incontrare maggiori difficoltà. Ma il suo ingresso nei meccanismi della Fiorentina è stato talmente rapido e convincente che al momento non si può che rimanere fiduciosi.
LA FORMULA. Rimanere fiduciosi anche sulla formula con la quale il classe 1993 è sbarcato a Firenze, il prestito secco, che non convince affatto. Ma è stato lo stesso Pradè durante la conferenza stampa di presentazione di Dalbert a spiegare il perché: “Arriva con questa formula perché il suo vecchio contratto è legato a doppio filo tra Inter e Nizza. Non si poteva fare altrimenti, ma a fine anno potremo riparlare con l’Inter, c’è un gentleman agreement, sia con i nerazzurri e col calciatore e quindi ridiscuteremo tutto l’anno prossimo”.
C’è tempo, comunque. Dalbert ha ancora tanto da dimostrare. L’inizio, però, è stato oltre le aspettative.

Di
Marco Zanini