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Dalbert, il post Biraghi tra grande corsa e tecnica da rivedere

Il brasiliano, alla prima da titolare con la Fiorentina, ha ben figurato contro la Juventus. Su e giù per la fascia sinistra, con buone prospettive.

Fuori Biraghi, dentro Dalbert. E se contro il Genoa il brasiliano era arrivato da una manciata di ore, e la corsia sinistra era stata occupata inizialmente dal giovane Ranieri, contro la Juve a sinistra è stata la volta dell’ex Inter. Prima da titolare per il brasiliano, promosso a pieni voti contro i bianconeri. In un modulo che lo agevola: un 3-5-2 che gli permette di fare tutta la fascia, mettendo in evidenza le sue doti di corsa e ‘scaricandolo’ da troppi compiti difensivi.

GRANDE CORSA. Da valutare l’eventuale impatto in una possibile difesa a quattro, ma come esterno a tutta corsia il brasiliano se l’è cavata bene. Tanto che Bernardeschi su quella fascia è stato a dir poco impalpabile, e anche Danilo e Cuadrado hanno avuto non poche difficoltà a coprirlo. Merito anche di Montella che ha sorpreso una Juve imballata, ma anche di Dalbert che è stata una spina costante per i bianconeri nel primo come nel secondo tempo.

TECNICA. Semmai le pecche sono arrivate sul piano tecnico. Due-tre passaggi sbagliati davanti in zona ‘calda’, così come quell’errore di testa su invenzione geniale di Ribery che, a due metri da Szczesny, poteva regalare ben altro risultato. Ma il primo impatto da titolare nel mondo viola è stato senz’altro positivo. Dalbert ha giocato 50 palloni totali (il 4° di tutta la Viola), con 32 passaggi riusciti. Ben 7 anche i recuperi (come Pezzella, 4° tra i gigliati).

PROSPETTIVA. Insomma, una prova complessivamente positiva che fa ben sperare anche per il futuro. Su quella fascia ha le giuste caratteristiche per interpretare il 3-5-2 varato da Montella, sicuramente ha fatto meglio di Terzic, Venuti e Ranieri che (con altre caratteristiche) avevano avuto più difficoltà tra Coppa Italia e prime due di campionato. Ma meglio anche dell’ultimo Biraghi, che a Firenze aveva dimostrato diverse sofferenze. Uno scambio di maglia che potrebbe riservare buone sorprese a Montella e Pradè, che in realtà già da tempo puntavano sul brasiliano, una volta capite le intenzioni di Biraghi di tornare all’Inter. Con l’Atalanta, squadra spesso devastante sulle corsie esterne, un bel banco di ri-prova. Per Dalbert e per tutta la Fiorentina.

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