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Dal Sassuolo al Sassuolo: Vlahovic, lo scorso anno l’esordio da titolare, domani spera in una maglia

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Nella scorsa stagione il giovane attaccante serbo aveva debuttato in maglia viola da titolare al Mapei Stadium e domani potrebbe avere una nuova occasione visto le tante defezioni

Quasi un anno fa, era il 6 dicembre 2018, Dusan Vlahovic esordiva da titolare con la maglia della Fiorentina in campionato. I viola in quell’occasione pareggiarono contro il Sassuolo in una partita rocambolesca. Sotto 3-1 fino all’89’ trovarono il pareggio grazie all’espulsione di Djuricic e ai gol di Benassi e Mirallas nei minuti finali, che evitarono a Pioli ore pesanti. L’attaccante serbo non fu autore di una buona prova e venne sostituito al 55′.

UN ANNO DOPO. Domani la Fiorentina torna al Mapei Stadium con alcune defezioni importanti, su tutte quella di Ribery, che potrebbe far presagire a un impiego del classe 2000. Montella interrogato sull’argomento nella conferenza di vigilia ha dichiarato: “Dusan sta meglio di Pedro. Ma è molto giovane, e deve completarsi nella gestione della partita. Boateng mi dà più garanzie, nella lettura delle situazioni e della gara”. Il che fa pensare a un utilizzo dell’ex Sassuolo dall’inizio e quello del serbo magari a partita in corso, con le squadre più lunghe e le difese più stanche.

COSA È CAMBIATO. Rispetto alla partita dello scorso anno, Vlahovic venne impiegato dal primo minuto a causa del rendimento al di sotto delle aspettative di Giovanni Simeone, il titolare designato di quella Fiorentina. Oggi le cose sono cambiate molto, ma non per Dusan che continua a recitare un ruolo di alternativa. Normale per uno della sua età, pur considerando le tante aspettative che ci sono su di lui. La Fiorentina attuale ha trovato i risultati migliori senza dare punti di riferimento in avanti e il passo successivo nel progetto tattico di Montella è quello di inserire un attaccante. Malgrado le buone indicazioni della pre-season, i due gol decisivi in Coppa Italia contro il Monza e le ultime apparizioni, Vlahovic sembra ancora non aver convinto l’allenatore nonostante la poca concorrenza, dato che Pedro è alla ricerca della forma migliore e Boateng da attaccante non ha impressionato.

NUOVE OCCASIONI. Montella ha dimostrato nella sua carriera di credere e di saper gestire i giovani, e nel caso specifico di Vlahovic ha riconosciuto più volte le sue qualità, ma sottolineando anche la poca esperienza e gli zero gol all’attivo nelle 15 presenze sin qui collezionate in campionato. Come auspicato anche da Daniele Pradè, le prossime partite, a cominciare da quella di domani, saranno importanti per coloro che finora hanno giocato meno. A partire proprio dal giovane attaccante viola che in estate aveva rifiutato alcune offerte e che contro una difesa come quella neroverde è chiamato a farsi valere, per dare un segnale a Montella e agli altri compagni di reparto, ma soprattutto a sé stesso. Indipendentemente che sia dal primo minuto o a partita in corso.

 

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