Il ritorno di Gonzalez, l’importanza dei cambi e la giusta mentalità i punti di forza di Italiano per il finale di stagione. Mancano solo i gol di Belotti
Tre buone notizie e una macumba davvero fastidiosa. Come riportato da La Repubblica, la notte del Franchi, quella che ha spalancato le porte delle semifinali di Conference League per la seconda volta in due anni alla Fiorentina, porta con sé tanti spunti positivi illuminati dal lampo di Nico Gonzalez e dalla rete della sicurezza del capitano Cristiano Biraghi. Un assedio pensato e studiato dal tecnico Vincenzo Italiano e dal suo staff che, non a caso, aveva timore che la gara potesse trascinarsi oltre il tempo regolamentare a causa di una fase difensiva del Viktoria Plzen attenta e strategica crollata dopo ben 860’ di sfide in campo europeo. La prossima avversaria dei viola, in semifinale, sarà il Club Brugge. L’andata al Franchi il 2 maggio (ore 21) e il ritorno in Belgio mercoledì 8 maggio ( ore 18.45) con un giorno d’anticipo rispetto al calendario a causa della Processione del Sacro Cuore, festa nazionale belga, in programma il giorno dopo.
BELOTTI. La macumba, appunto. Forse l’unica nota stonata della serata del Franchi, quella che ha riguardato Belotti. ⌈…⌉. Il palo, gli interventi di Jedlicka, tanto rammarico. A un certo punto Italiano l’ha richiamato per spostare Kouame al centro dell’attacco. Non è arrivato il gol tanto sperato e invocato dal tecnico viola. La Fiorentina ne avrà bisogno: la settimana prossima il ritorno delle semifinali di Coppa Italia a Bergamo, dunque gli appuntamenti europei. Belotti dovrà riprovarci, a maggior ragione dopo il forfait di Nzola.
APPROCCIO, MENTALITA’ E CAMBI. Spazio poi alle note più che liete. Come l’approccio. Un primo tempo che nonostante la difesa degli avversari è stato ottimo: per intensità, per gestione, per occasioni create. Due pali, due grandi interventi del portiere, tanti spazi occupati con intelligenza. La ripresa ha mostrato una squadra un po’ affaticata ma la mentalità è stata quella giusta anche all’inizio del primo e del secondo supplementare. Questione mentale. I viola non si sono scoraggiati dopo l’assalto senza effetti e non si sono esaltati, sbilanciandosi in maniera ingenua, dopo essere rimasti in superiorità numerica gestendo perfettamente la fase difensiva. Un passo in avanti. E poi, finalmente Nico. Il ritorno al gol dopo i mesi più complicati, quelli post infortunio. Un lampo, di destro, per risolvere una gara che si stava complicando. Ancora Nico, come accaduto anche l’anno scorso. Nelle notti decisive la Fiorentina si aggrappa anche alle sue giocate e l’argentino ha risposto presente. Quel che si attendeva Italiano, quel che voleva riprendersi Gonzalez. Altre notti lo attendono, a cominciare da quella del Gewiss Stadium mercoledì prossimo. Infine i cambi. Chi è subentrato ha inciso, eccome. Quarta, Ikonè e Sottil su tutti. Non solo energie ma ritmo, qualità, testa giusta. Un fattore non secondario, pensando alle fatiche dei viola, alle gare ravvicinate e alla possibilità che altre sfide possano prolungarsi oltre i tempi regolamentari. Italiano e la sua panchina decisiva: una piacevole costante, che si è confermata la vera forza di questa squadra.
Di
Redazione LaViola.it