All’andata Fiorentina-Roma 1-4 segnò la fine del Montella-bis, ora per Iachini può essere l’occasione per convincere Commisso
Senza grossi stimoli da classifica ma con la voglia di dimostrare che il percorso intrapreso è quello giusto, Roma e Fiorentina si affrontano domani sera all’Olimpico. Europa League in cassaforte e Champions irraggiungibile in casa giallorossa, salvezza già agguantata in casa viola: eppure, Fonseca e Iachini, continuano a tenere alta la tensione dei loro giocatori. Perché confermare il 5° posto sarebbe importante per il tecnico portoghese, qualche settimana fa finito sul banco degli imputati nella Capitale, mentre per Beppe rosicchiare qualche altra posizione in classifica, raggiungendo magari la parte sinistra (se non ‘addirittura’ l’ottavo posto), renderebbe un po’ meno amara una stagione povera di grosse soddisfazioni.
IN STAND BY. In realtà, poi, Iachini si gioca anche qualcosa in più. Lui, tifoso della Fiorentina da decenni che dopo tanta gavetta è arrivato sulla panchina viola, che non produrrà in campo un calcio scintillante ma che alla fine, con la concretezza dei risultati, è arrivato in anticipo all’obiettivo salvezza, alla fine potrebbe guadagnarsi anche la conferma. Una permanenza che pareva un miraggio fino a qualche settimana fa, e che a sorpresa sembra meno lontana dopo gli ultimi risultati. Perché Commisso, dagli Stati Uniti, valuta i profili proposti da Pradè e Barone, ma ancora non ha scelto chi dovrà guidare la Fiorentina del ‘riscatto’, quella che dovrà puntare senza mezzi termini all’Europa.
UN’ALTRA CHANCE? Iachini, in mezzo alle difficoltà del calendario compresso e con una rosa non certo allestita per giocare ogni tre giorni, ha ‘mancato’ i primi appuntamenti post-Covid (anche per una discreta dose di sfortuna e demeriti dei suoi sotto porta), poi però ha messo insieme sei risultati utili di fila con 12 punti in cascina. Con tanto di miglior difesa del campionato dalla ripresa. Insomma, per il bel calcio ripassare più avanti (o guardare altrove), ma quanto a risultati non si possono non dare meriti a Iachini. Rocco lo sa, stima Beppe per la sua grande voglia di lavorare sul campo, migliorare e migliorarsi. Non ha mai perso di mano la squadra e ha recuperato il gruppo che sembrava spaesato. Nel frattempo, si sono allontanati alcuni allenatori che piacevano alla dirigenza viola: da De Zerbi a Juric, fino ad Emery. Restano Di Francesco e Giampaolo, mentre i ‘grandi nomi’ esteri non sembrano così facilmente raggiungibili (stessa cosa Spalletti). E visti i recenti fallimenti degli ex Samp e Milan, con anche una nuova stagione che ripartirà a brevissimo, facile capire il motivo che potrebbe portare Commisso a fidarsi ancora di Iachini.
DAL NAUFRAGIO DI MONTELLA AL ‘PORTO SICURO’ DI BEPPE. Un tecnico che ha la squadra dalla sua parte e che, dopo la prova grintosa di San Siro, ha strappato un altro plauso a Commisso. Con la Roma, domani, un altro bel test: dovesse passarlo indenne, Beppe guadagnerebbe ulteriore stima da parte di Rocco. Curioso ripensare, semmai, al girone di andata. A quel Fiorentina-Roma 1-4 che segnò, al contrario, il destino di Montella. In realtà, l’Aeroplanino veniva già da 2 soli punti nelle 6 partite precedenti, e solo un calendario fitto – e il pareggio in extremis contro l’Inter – aveva rimandato il suo esonero. Contro i giallorossi la Fiorentina passò subito sullo 0-2, poi Badelj accorciò le distanze (sfruttando un rimpallo), mentre nella ripresa la Roma di Fonseca dilagò. Di lì a poche ore arrivò l’esonero di Montella: “L’obiettivo di dare un’immediata svolta positiva alla stagione in corso e la necessità di scendere in campo con serenità e grinta indispensabili per le partite future hanno spinto Proprietà e Dirigenza alla decisione di revocare l’incarico all’attuale allenatore”, disse la Fiorentina. Iachini arrivò due giorni dopo: dai 17 punti in 17 gare di Montella ai 26 punti in 18 partite con Beppe. Ora di nuovo la Roma: una chance da giocarsi per restare, chissà, sulla panchina viola.
Di
Marco Pecorini