
Scontro decisivo per i viola che devono ribaltare l’1-0 subito a Vienna la settimana scorsa. Altrimenti addio Conference League
Quattro buoni motivi per passare il turno e per superare il primo vero ostacolo stagionale. La testa della Fiorentina è tutta alla sfida di domani sera contro il Rapid Vienna. La prima partita spartiacque della stagione. Scrive la Repubblica.
La prima è prettamente morale. La Fiorentina ha sì saputo ufficialmente di dover rigiocare la coppa per l’esclusione della Juventus soltanto il 28 di luglio, a preparazione iniziata. Ma uscire al turno preliminare per una squadra che lo scorso anno è stata finalista sarebbe un duro boccone da digerire. Un’onta lunga che condizionerebbe tutta la stagione.
Il secondo motivo per andare avanti è squisitamente tecnico. Vincenzo Italiano lo scorso anno ha pagato la sua prima avventura in Europa. La sua prima volta nel calibrare una squadra che aveva tre partite in una settimana, addirittura ventitré nei primi tre mesi. Lo scotto è stato tanto. Ma la lezione è servita per il futuro.
Il terzo motivo per proseguire il cammino europeo è economico, aspetto caro alla società. La Conference sarà sì la terza competizione europea, avrà introiti ridotti rispetto alla Champions, ma assicura pur sempre un tesoretto. Arrivando in finale lo scorso anno la Fiorentina ha guadagnato 20 milioni di euro dalla Uefa. Arrivati tra risultati ottenuti, market pool e ranking.
Infine l’ultimo aspetto, non il meno importante. Giocare in Europa significa avere appeal per i giocatori sul mercato. Arthur, Mina, Christensen, Beltran hanno scelto la Fiorentina anche per la possibilità di giocare le coppe. E continuare a stare in Conference significherebbe visibilità e riconoscibilità per altri giocatori in futuro.

Di
Redazione LaViola.it