Trattativa tra viola e brianzoli nel 1981, Massaro e Monelli furono protagonisti della Fiorentina di Pontello
Dal Monza alla Fiorentina. Verso la sfida del 4 gennaio, tornano alla mente Daniele Massaro (giocatore davvero universale: difensore, centrocampista, attaccante) e Paolo Monelli (bomber valido, ma poco fortunato). Seppur in misura diversa sono stati protagonisti della Fiorentina di Pontello, quella che negli anni ’80 sfiora lo scudetto e incanta per il bel gioco. Nel passaggio dei due giovani talenti dal Monza alla Fiorentina, all’inizio della stagione 1981-82 (quella dello scudetto sfumato tra mille polemiche), la “leggenda“ vuole che ai viola interessi solo Monelli e che Massaro venga preso come “ruota di scorta“, scrive La Nazione.
COPPIA. Una tesi smentita dal direttore sportivo dell’epoca, Tito Corsi, nell’intervista nel libro “Il mercato viola“: «Volevamo tutti e due, incontrammo il Monza per acquistare sia Massaro che Monelli e il prezzo fissato ci parve adeguato, 3 miliardi». Per la cronaca, a condurre la trattativa in casa lombarda è il vicepresidente Adriano Galliani, oggi nuovamente al Monza dopo gli anni al Milan. Nei fatti, comunque, sarà Massaro a esplodere grazie alla sua versatilità e alle doti fisiche: in maglia viola gioca 181 partite e segna 15 reti. Poi nel 1986 la cessione al Milan, la squadra della sua consacrazione, dove vince praticamente tutto. Meno fortunata è l’esperienza di Paolo Monelli, fermato sin dall’inizio da problemi fisici a partire dall’infortunio nell’amichevole contro il Viareggio nell’estate del 1981. Con la maglia gigliata, dal 1981 al 1987, vanta 165 presenze e 39 reti. Con quel gol nel 3-1 al Napoli (pallonetto da 60 metri) nel 1987, l’anno in cui i partenopei di Maradona vincono lo scudetto.
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Redazione LaViola.it