Rassegna Stampa

Dal “Chiesa? Io sono Callejon” ai 20′ nelle ultime 8 gare. Josè aspetta occasioni, in silenzio

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Dal “Chiesa? Io sono Callejon” con la quale si presentò all’arrivo a Firenze ai 20′ nelle ultime 8 gare. Josè aspetta occasioni, in silenzio e lavorando

“Erede Chiesa? Io sono Callejon”. Fu questa la frase con la quale si presentò il nuovo acquisto della Fiorentina, nell’ultimo giorno del mercato estivo proprio nelle stesse ore in cui Federico Chiesa stava firmando con la Juventus. Callejon si presentò con l’orgoglio di chi non aveva certo bisogno di esporre un biglietto da visita che recasse il suo nome, cognome e le sue caratteristiche tecniche scrive Repubblica.

Callejon piaceva a Iachini che aveva in mente di farlo giocare largo nel tridente offensivo oppure in coppia con una punta per sfruttare le sue doti di inserimento e nell’uno contro uno. Eppure, di fatto, quel progetto tecnico è tramontato poco dopo l’arrivo dello spagnolo.

L’arrivo di Prandelli in panchina non ha sortito alcun effetto. Prandelli ha provato a valorizzare l’ex giocatore del Napoli, sia a tutta fascia che in un tridente insieme a Ribery e Vlahovic oppure anche a ridosso dell’unica punta in coppia col francese. Ha provato a mescolare le carte ma alla fine ha deciso di puntare sulla difesa a tre e soprattutto su un centrocampo con due laterali con altre caratteristiche rispetto allo spagnolo. Risultato: dopo la pesante sconfitta a Napoli, sono seguite sei panchine e soltanto due apparizioni per un totale di 20’ in otto gare di campionato. Nel frattempo Callejon continua ad allenarsi: massima professionalità, mai un messaggio polemico o non in linea con la causa della Fiorentina che in questo momento ha bisogno soltanto di concentrazione, unità d’intenti, tanto cuore. Anche perché a Benevento i viola si giocheranno un’altra sfida decisiva per la salvezza. E Callejon, come sempre, sarà a disposizione. Se chiamato in causa, ovviamente.

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