Rendimento super del centrocampista cileno nelle prime tre giornate del torneo prima dell’infortunio
L’aria brasiliana sembra essere un toccasana per Erick Pulgar. Come nella Copa América 2019, il centrocampista cileno è tornato a brillare dopo due stagioni (soprattutto l’ultima, anche per via del covid) sottotono in maglia viola. L’ex Bologna è stato uno dei più positivi de La Roja nelle prime tre giornate.
Prima dell’inizio del torneo aveva segnato alla Bolivia nelle qualificazioni a Qatar 2022 con un inserimento di testa e nelle tre partite successive si è fatto apprezzare per la maggior personalità mostrata in campo, tra aperture precise, tiri dalla distanza e il solito lavoro sporco davanti alla difesa. Solo 6 palloni persi di media nelle prime 3 partite, l’89% nella precisione dei passaggi e il 90% dei duelli vinti per il classe 1994 che è diventato subito un titolare inamovibile per il neo ct Lasarte, al fianco di Aranguiz e Vidal, con cui ha detto di sentirsi perfettamente a proprio agio.
NUMEROS A FECHA 3
Copa America 2021•ERICK PULGAR
89% precision pases
75% balones largos
90% duelos ganados
Solo 6 perdidas x partido•CHARLES ARANGUIZ
87% precision pases
94% en campo propio
71% balones largos
12 perdidas x partido??Un lujo de volantes tiene @LaRoja pic.twitter.com/0297q0w0Jn
— DATOS NO MITOS? (@datosnomitos) June 22, 2021
Una crescita di condizione e di rendimento intravista anche negli ultimi due mesi a Firenze e che adesso sembra aver raggiunto l’apice, fino alla gara contro l’Uruguay nella quale è stato costretto a uscire per infortunio. In attesa di conoscere i tempi di recupero resta la speranza che la sua Copa América non sia finita in maniera anticipata, perché quello visto in nazionale è un giocatore molto più intraprendente rispetto a quello visto nei due anni in maglia viola. Prestazioni che possono attirare nuovi estimatori o dare un’iniezione di fiducia in vista della prossima stagione, la terza in maglia viola, aspettando di conoscere il nuovo allenatore e le sue idee riguardo a un giocatore sul quale comunque la Fiorentina ha investito più di 10 milioni.

Di
Mattia Zupo