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Dal Bologna al Bologna, un anno dopo. Assilli, paure ed esigenze di mercato più o meno uguali

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Il 2021 si aprirà per la Fiorentina contro il Bologna, come nel 2020. E le esigenze sono quasi uguali, come le paure. Il momento è invece opposto

Il 2021 si aprirà per la Fiorentina con la sfida col Bologna. Esattamente come accadde a inizio 2020. E in condizioni più o meno simili. Anche a questa gara contro i rossoblu, così come fu per quella di Iachini, la Fiorentina di Prandelli arriva con una situazione di classifica pericolante. 17 punti in 17 giornate il bottino di quella viola, 14 punti in 14 giornate di questa. Stessa media punti, più 3 lunghezze sulla zona B per la Fiorentina 2019-20, più 4 per quella 2020-21. Alla gara col Bologna, che fu la prima per Iachini da tecnico viola, la Fiorentina arrivava tuttavia da un trend opposto a quello con cui ci arriva quella di Prandelli. 1 punto in 6 gare per quella 19-20, 5 nelle ultime 3 per questa, con il surplus dell’impresa di Torino che ha chiuso il 2020.

STESSI ASSILLI E SIMILI PAURE. Il successo contro la Juventus, oltre a restare negli annali, deve essere tuttavia un punto di ri-partenza per questa Fiorentina. Il morale è opposto per questo gruppo rispetto a quello che arrivava alla gara con i felsinei un anno fa. Così come sono quasi del tutto cambiati gli interpreti in campo. Ma le paure sono più o meno le stesse. Perché la zona B è ancora lì, ad un palmo di naso. Per quanto ci sia la diffusa consapevolezza che questa rosa abbia valori ben più importanti rispetto a quella che ha zoppicato l’anno scorso, è il campo che deve parlare. E prima della vittoria contro i bianconeri non si poteva certo dire che il responso del rettangolo verde fosse in linea con aspettative e valori. Né lasciare spazio a voli pindarici. Ma se Iachini, in quella sosta, lavorò tanto sulla testa, in questa Prandelli può raccogliere i frutti del lavoro mentale fatto prima della stessa pausa natalizia. I segnali visti parlano da soli. Ma a questi dovranno seguire altre prestazioni importanti nel mese di gennaio, in cui la Fiorentina affronterà Bologna, Cagliari e Crotone in casa, Lazio, Napoli e Torino fuori in campionato, oltre ad ottavi (e in caso quarti) di Coppa Italia.

ESIGENZE DI MERCATO UGUALI. Mentre la squadra di Prandelli sarà impegnata nel suo tour de force, la squadra mercato sarà chiamata a dare importanti innesti allo stesso tecnico. Con anche diverse operazioni in uscita da dover compiere. E le esigenze sono più o meno le stesse di un anno fa: una punta, un centrocampista che sappia svolgere compiti di regia, e in caso un esterno. Anche un anno fa la Fiorentina non segnava, aveva Chiesa in difficoltà fisiche, Ribery out, e da piazzare i vari Boateng e Pedro. Arrivò Cutrone, mentre in mediana arrivò Duncan, oltre ad innesti per il futuro come Agudelo, Igor, Kouame e Amrabat. Col senno del poi, quasi tutti acquisti sbagliati.

EPILOGHI. Un anno dopo ci risiamo. La Fiorentina ha più o meno le stesse lacune e le stesse esigenze. E stavolta, l’epilogo, è auspicabile sia diametralmente opposto. Sia in termini di innesti che di percorso sul campo.

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