Raffica di pareggi in campo per la Fiorentina, nel limbo del virus della ‘pareggite’. Nella società dove regna l’input del pareggio di bilancio
Se ci fosse una classifica del grigiore, questa Fiorentina avrebbe buone chance di guardare tutti dall’alto verso il basso. Un paradosso, pensando alle intenzioni della società, che avrebbe voluto rendere «frizzanti» le domeniche al Franchi puntando tutto sulla gioventù anagrafica. Ma Corvino e Pioli non avevano fatto i conti con la «pareggite». Un virus che, a pensarci bene, non suona casuale nella società per eccellenza del «pareggio di bilancio». Già, non c’è risultato che descriva meglio l’attuale situazione viola. Il pareggio, che apre le porte a una sorta di limbo sportivo. La X Regala tempo a chi sbaglia e anestetizza le critiche. Solo che alla fine fa lo stesso effetto anche alle ambizioni. Furono «da pareggio sportivo» le dichiarazioni di Pioli a inizio febbraio in cui affermava di «puntare sulla coppa» quasi dando già per persa la corsa per l’Europa. Ed è da «pareggio tattico» la disposizione prevalente della squadra, quasi sempre in carta carbone rispetto agli avversari. La Fiorentina insomma dovrebbe chiedersi come mai il pareggio è diventato il suo modus vivendi, in campo e fuori. E una volta scoperto correre ai ripari perché in coppa, per salvare la stagione, servono solo due vittorie. Così scrive il Corriere Fiorentino.
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Redazione LaViola.it