Le dichiarazioni del dirigente viola sulla sua esperienza da giocatore a Firenze
Dario Dainelli, supervisore dell’area tecnica della Fiorentina, ha parlato a Radio Bruno:
“A Firenze arrivai con entusiasmo. Ero felice e mio babbo lo era quanto me. Il primo anno c’era tanti buoni giocatori, la Fiorentina arrivava dagli anni di ricostruzione. Non è stato un anno semplice, in ritiro eravamo tanti perché c’erano ancora i giocatori della Serie B e C”.
GOL AL MESSINA. “Fu una stagione particolare, eravamo una neopromossa in quell’anno. Ricordo bene, in porta per loro c’era Storari che poi venne a Firenze”.
TONI. “E’ cambiato tanto negli anni, fisicamente è diventato incontenibile. Sembrava scordinato, ma arrivava sempre sul pallone. La forza di quello spogliatoio è che eravamo tutti amici e ci trovavamo bene, c’era entusiasmo. Ribery è simile a Luca, anche lui ha ancora voglia di divertirsi e giocare nonostante non sia giovanissimo”.
TRASFERIMENTO DI TONI. “Erano cose private e personali, con Luca ne parlavamo. Ricordo quando tornò dal mondiale, dopo le sentenze di Calciopoli. Quando parlò con Diego tornò in camera ed era già tranquillo per il fatto che sarebbe rimasto.
MILENKOVIC. “È veramente forte: ha una fisicità importante unita a grande applicazione”.
Di
Redazione LaViola.it