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Dainelli: “Difensori della Fiorentina tutti qualitativamente importanti. Ricordo ancora quella gara con l’Everton…”

L’ex capitano viola Dario Dainelli si racconta, tornando su alcuni momenti della sua avventura con la Fiorentina

Parla così l’ex capitano della Fiorentina Dario Dainelli ai canali ufficiali del club viola: “Ogni tanto vengo al Franchi, che è sempre un ambiente speciale col pubblico che spinge…se poi ci sarà questa copertura come ho letto sarà ancora più bello vedere la tifoseria viola che fa sempre la sua parte, ma lo potrebbe fare ancora di più”.

DIFESA. “A livello qualitativo tutti i difensori della Fiorentina mi sembrano molto forti. A volte prendono dei rischi ma perché si lascia molto spazio dietro, per filosofia di calcio del tecnico, ci sta di rischiare un po’ di più, prendendo qualche gol in più, per essere un po’ più aggressivi. C’è stato anche qualche errore individuale, so che il mister Italiano ci sta lavorando molto su tanti aspetti. Ai difensori di oggi dico: usate il fisico. Anche facendosi sentire, disturbando gli attaccanti, non è peccato farlo”.

FIORENTINA. “Dopo le buone stagioni che avevo fatto col Brescia…c’era la Fiorentina tra le altre opzioni che avevo, ma c’era il caos della risalita, quello spareggio col Perugia per risalire in A, e vidi quello spareggio esultando con mio babbo perché lì…dissi, ok, firmo per la Fiorentina. Fu un anno tosto quello, il primo in Serie A dell’era Della Valle, perché sentivo molto la responsabilità di indossare questa maglia, con gli amici che tifavano Fiorentina, il rischio di retrocedere…per fortuna andò tutto bene, con poi l’anno successivo che ci vide fare un grande balzo arrivando a lottare per l’Europa. La nostra forza era il gruppo, che era davvero unito. La gara con l’Everton la ricordiamo sempre con grande piacere, perché quella gara di ritorno fu davvero tosta a livello ambientale, fu una guerra, sudatissima, durissima, davvero una grande soddisfazione passare quel turno. Anche col Liverpool, quando vincemmo a Firenze, che era campione d’Europa e del Mondo praticamente, c’era una carica nell’affrontare quella sfida pazzesco”.

EX. “Ci sentiamo spesso con Vargas, perché è veramente matto. Ma è un ragazzo bravissimo, con cui è davvero un piacere risentirsi. Ricordo quando ritrovai da avversario Luca Toni, che conoscevo benissimo, mi fece uscire di testa, non riuscivo a tenerlo…eppure lo conoscevo alla perfezione avendoci giocato assieme per anni. Lo soffrii tantissimo da avversario”.

GOL. “Ricordo quel gol che segnai alla Juventus, nel primo anno di Serie A con la Fiorentina. Era una partita sentitissima, che venne anche rimandata per la morte del Papa, quindi attesa e attesa…fu bellissimo segnare quel gol, c’era tanto bisogno di punti, fu un anno davvero tosto”.

CRITICHE. “La piazza di Firenze è difficile, oggettivamente, per un ragazzo. C’è grande passione, grande aspettativa, col rischio di passare dall’esaltazione alla depressione in un attimo. Ai calciatori dico di estraniarsi un po’ dal contesto. Anche se oggi ci sono i social…come consiglio, tra virgolette, mi sento di dire che la cosa migliore sia sempre mantenere equilibrio, sia nel bene che nel male”.

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