
La Fiorentina entra nella sosta per le Nazionali con il quinto posto in classifica. La vittoria con la Sampdoria, anche se un po’ sofferta nel finale – dopo almeno 70′ di dominio assoluto -, ha regalato alla squadra di Montella la sesta vittoria nel lungo tour de force che ha visto i gigliati in campo ben 7 volte in 21 giorni. Passaggio del turno in Europa League assicurato e terzo posto di nuovo nel mirino, adesso distante solo 4 lunghezze. LaViola.it ha parlato di tutto ciò con un grande ex capitano viola, Dario Dainelli, che si è intrattenuto in esclusiva sul presente facendo riferimento anche ai compagni del passato…
L’ultimo turno ha visto la Fiorentina trionfare sulla Sampdoria, una vittoria arrivata all’ultima partita del ciclo di sette gare consecutive tra campionato e coppa…
“Sì, io seguo sempre molto volentieri la Fiorentina, in questo caso stavo venendo verso casa, non l’ho vista ma i miei amici fiorentini mi hanno riferito tutto minuto per minuto – spiega Dainelli, presente ad una mostra di sculture in legno del padre Dante in località Lastra a Signa -. So comunque che ha fatto benissimo 70′ poi la fine un pochino di sofferenza, ma la Fiorentina è una grande squadra, ha fatto le partite infrasettimanali con la coppa, si è gestita le forze nel modo giusto. Sta facendo un campionato importante perché ha dei goicatori importanti”.
Anche il Chievo ha trovato un bel risultato, pareggiando contro il Milan…
“Si, io sono rientrato solo da 3 domeniche dopo l’infortunio, intanto sono contento dal punto di vista personale perché ero reduce da un infortunio di 2 mesi e mezzo. Poi sono felice per aver fatto dei risultati positivi, speriamo di trovare entusiasmo per risalire la classifica”.
Tornando alla Fiorentina, ancora decisivo è stato Giuseppe Rossi, che con una doppietta si conferma sempre più capocannoniere di Serie A:
“Sì, haa fatto 11 gol, io l’avevo già incontrato quando ero a Firenze sia in campionato che in coppa con il Villareal…ora ha raggiunto la maturità, qualcuno aveva dei dubbi per gli infortuni che ha avuto, ma quando uno sta bene fisicamente, con la qualità che ha, torna ad essere quello che era… e lui è un campione indiscusso“.
Adesso i viola sono a -4 dal terzo posto…crede che la Fiorentina possa riuscire ad entrare in Champions League?
“Sicuramente la Fiorentina ha le potenzialità per giocarsela fino alla fine, è normale che ci sono altre squadre come Juve e Napoli che hanno una struttura importante come la Fiorentina, quindi non sarà facile, poi la Roma sta facendo molto bene, anche se io non l’avrei detto all’inizio. Ma se la potrà giocare fino alla fine per la Champions“.
Per la corsa alla Champions, poi, dopo la sosta rientrerà anche un certo Mario Gomez…
“Esatto, con il rientro di Gomez si riforma quella che era la coppia ideale, conRossi, quindi a maggior ragione avrà questo importante apporto”.
A proposito di attaccanti, dopo la sosta a Verona ci sarà un attesissimo derby e lei si troverà a marcare un certo Luca Toni, suo ex compagno in viola ma non solo…se lo aspettava un Toni ancora così competitivo e determinante?
“Ci sarà il derby, una partita particolare anche perchè il Verona non lo faceva da tanti anni. Luca lo conosco molto bene, al di là dell’aspetto lavorativo, c’è un rapporto di amicizia, abbiamo giocato in tante squadre insieme, ci siamo ritrovati tante volte contro. Sarà una partita nella partita. loro stanno facendo molto bene…Comunque sì, mi aspettavo che Luca potesse fare così bene perché è andato a Verona con tanto entusiasmo, aveva ancora tanta voglia di giocare, la piazza era tanti anni che non era in Serie A, c’era tanto entusiasmo…ero sicuro facesse così. Speriamo magari che faccia sempre bene eccetto la partita dopo la sosta (ride, ndr)”.
In viola c’è invece ancora Manuel Pasqual, che si sta confermando su grandi livelli guadagnandosi sia la Nazionale con Prandelli sia la fascia di capitano ed il rinnovo con la Fiorentina…
“Lui ha sempre fatto bene, c’è stato un momento un po’ più calante, ma come è normale nella carriera di tutti, dovuto a tanti fattori: era un momento in cui Prandelligli preferiva Vargas o Gobbi, ma lui ha sempre tenuto botta e si è sempre dimostrato il ragazzo che è ora. Adesso poi sia la squadra che l’età hanno valorizzato ancora di più il suo valore come giocatore e come persona”.
A proposito di Vargas, adesso il peruviano sta tornando importante per la Fiorentina dopo qualche anno di buio…se lo aspettava un ritorno così?
“Io ho avuto davvero un ottimo rapporto con Vargas, eravamo molto legati a Firenze. Lui è uno che ha grande qualità e grande forza, ma ha anche bisogno di sentirsi importante e di avere la fiducia, un po’ di appoggio dei ragazzi e della gente. Si è rimesso in gioco, non era facile dopo aver passato momenti e annate difficili, in cui era stato anche criticato a Firenze…è tornato con la mentalità giusta e ha le qualità per far bene”.
Infine, quanto le è dispiaciuto non affrontare a Verona la Fiorentina nel match che i viola hanno vinto a fine ottobre? Tra l’altro lei è ritornato in campo proprio il giovedì successivo nel turno infrasettimanale…
“Eh un po’ sì mi è dispiaciuto, mi fa sempre piacere giocare contro i viola, io ero comunque li a salutare le persone che conoscevo…l’importante è mantenere i rapporti con le persone con cui sei stato tanto e hai passato tanti momenti, sia i ragazzi che gli addetti ai lavori, massaggiatori e magazzinieri, che magari vengono nominati poco ma che sono importanti per i ragazzi”.

Di
Redazione LaViola.it