Una serie di regole per calciatori e club. Obiettivo evitare contagi, anche per salvare il campionato. Niente selfie, igiene, amuchina nei centri sportivi
Diciotto regole, una dopo l’altra alle quali la Federazione medico-sportiva italiana, presieduta dal professor Maurizio Casasco, consigliere indipendente in Lega, ne ha aggiunte altre specifiche per i calciatori professionisti e per le persone a stretto contatto con essi, riportate dalla Gazzetta Dello Sport.
L’obiettivo è salvare il campionato: evitare che non solo un calciatore, ma anche solo un conoscente di un protagonista venga contagiato. Niente più cibo, niente più borracce, ognuno avrà la sua. Ai giocatori è stato chiesto di limitare le uscite nei luoghi pubblici. Selfie vietati. Verificare la provenienza di tutte le persone con cui direttamente o indirettamente (ovvero i loro familiari) vengono a contatto, per capire se sono rientrare da zone a rischio o in quarantena. “Se dovessimo trovare un calciatore contagiato? Non mettiamo il carro davanti ai buoi, domani avrò un altro meeting, quello con tutti i miei colleghi europei, per coordinare a livello internazionale l’attività di prevenzione” dice Casasco.
I calciatori dovranno anche riporre oggetti e indumenti personali nelle borse all’interno dello spogliatoio e seguire alcune regole generali “di igiene”. Ovvero usare fazzolettini di carta e poi buttarli; lavare attentamente e il più spesso possibile le mani. I centri sportivi delle squadre sono stati riempiti di Amuchina o simili. Alle società è stato chiesto infatti di favorire l’uso di dispenser con soluzioni detergenti disinfettanti e di pulire gli spogliatoi e tutte le altre zone dei centri sportivi.
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Redazione LaViola.it