Alla ripresa della ‘vita normale’ per la Fiorentina ci sarà una raffica di situazioni delicate da risolvere, e in brevissimo tempo
STOP AND GO. Non si è fermato solo il campo. Si è fermato tutto il mondo del calcio, e non solo. Così come i lavori per la realizzazione del centro sportivo a Bagno a Ripoli subiranno per forza di cose un rallentamento dei tempi rispetto a quelli che avevano messo nero su bianco Commisso, la Fiorentina e le istituzioni, anche alla voce rinnovi vanno registrati degli stop forzati per via del Covid-19.
AL TAVOLO. I messaggi che ha mandato sono sempre stati chiari, e coerenti, Rocco Commisso. La voglia di tenere tutti c’è, ed è forte. Soprattutto coloro che sono considerati dei cardini per una possibile Fiorentina da zone di alta classifica, come dovrà essere quella che si presenterà ai nastri di partenza della prossima stagione. Con una specifica: Daniele Pradè e Joe Barone lavorano per input di Commisso, che però vuole essere l’uomo che rende formale le trattative.
CHIESA MA NON SOLO. Alcune manovre richiedono, infatti, per forza di cose la presenza fisica del patron viola. Non è un caso se solo al suo rientro in Italia, quasi a fine 2019, ci fu la schiarita tra la Fiorentina e Chiesa con un incontro in città tra Rocco ed Enrico. Summit che dette il via ad una serie di cambiamenti netti nell’atteggiamento, nelle parole, e anche nei fatti del rapporto Chiesa-Fiorentina. E intanto Commisso continua a blindare lo stesso 25 viola. Ma al momento lo può fare solo a parole. Per i fatti servirà che la pandemia diventi un ricordo, e mettersi al tavolo con ottime chance di rinnovo (con aumento dell’ingaggio) e un futuro per Chiesa decisamente più viola rispetto a pochi mesi fa. Ma non c’è solo Chiesa.
NIKOLA, DUSAN, GERMAN. Alla ripresa della vita ‘normale’, la Fiorentina avrà in agenda una raffica di situazioni da risolvere. Se prima della pandemia c’erano già dei mezzi appuntamenti fissati per risolvere alcuni nodi contrattuali, il Covid-19 ha messo in stand by tutto. Da Nikola Milenkovic, per il quale Pradè stesso ha rivelato esserci già una parola per mettersi al tavolo a fine stagione, a Dusan Vlahovic. Sia il ds viola che l’agente del serbo hanno detto più volte che erano in corso trattative per aumentare lo stipendio e allungare il contratto a quello che è ad oggi il bomber stagionale della Fiorentina. Così come dovrà essere gestita la situazione Pezzella. Il capitano andrà in scadenza nel 2022, e la sua permanenza non è scontata.
FAST FAST FAST. Dai rinnovi ad alcune decisioni cruciali su cosa fare di altri calciatori in bilico. Dal riscatto di Badelj, quasi scontato che non avverrà, ai prestiti di Ghezzal e Dalbert, fino alla decisiva scelta sul puntare ancora su Iachini o meno. Tutte situazioni messe al momento in ghiacciaia, in attesa che si possa tornare a trattare e confermare la volontà viola nei fatti: tenere tutti per crescere assieme (Castrovilli su tutti). Salvo valutazioni differenti. E andrà fatto tutto molto velocemente, fast fast fast come ama dire Commisso. Con pochi margini di errore, dopo i tanti sbagli commessi la scorsa estate e che hanno condizionato tutta la stagione.
Di
Gianluca Bigiotti