L’ex centrocampista viola Gaetano D’Agostino dice la sua sul momento dei viola e sulla mediana della Fiorentina
Parla così a Radio Bruno l’ex centrocampista viola Gaetano D’Agostino in vista della gara di domani tra Frosinone e Fiorentina: “E’ partita bene la Fiorentina quest’anno, mi sembra una squadra più matura, che forse ha beneficiato a livello di esperienza di quelle due finali perse l’anno scorso. Vedo una squadra che va su ritmi alti, che ha un’identità e che è migliorata rispetto all’anno scorso, ad esempio nella gestione delle gare la vedo diversa. Spesso andava sempre a mille, adesso in alcuni momenti della partita mi sembra si gestisca un po’. Non si può andare sempre a tutta, per questo dico che è un po’ cambiata la Fiorentina, forse anche per alcuni correttivi da parte dell’allenatore”.
MEDIANA. “Maxime Lopez non sarà grosso e alto, ma è un giocatore che non ha paura di fare la lotta in mezzo al campo. La fisicità è importante, sì, ma deve essere funzionale. I piccoli possono sopperire a centimetri e chili con l’intensità e l’agonismo, come nel caso di Maxime Lopez. Certo, il fatto che ci siano Arthur e Maxime Lopez in mezzo al campo penso sia un segnale di come vuole giocare la Fiorentina con Italiano”.
DI FRANCESCO. “Sono felice che Di Francesco stia facendo bene a Frosinone. Eusebio è un bravo allenatore ma soprattutto una gran bella persona. A Roma aveva fatto bene, poi quando perse la Champions sul più bello si è un po’ perso perché si è trovato in realtà diverse come la Sampdoria, e lì ha voluto fare quello che faceva in una squadra che lottava per la Champions non avendo lo stesso materiale a disposizione”.
FROSINONE. “E’ una squadra che gioca bene, è molto offensiva, è una formazione ‘fresca’. Il Frosinone sta bene, per quanto la Fiorentina tecnicamente sia più forte. Per la gara di domani vedo più indicato Nzola di Beltran in attacco. Sarà una partita difficile, contro un Frosinone che va forte ma che ti aspetta anche. Per me è la gara da centravanti fisico come lo è Nzola”.
BONAVENTURA. “Lo chiamo Benjamin Button. Mi sembra che più invecchia più diventa forte. Lui sa giocare a calcio, ed è di una categoria diversa rispetto a quelli che sono bravi e forti. Bonaventura sa proprio giocare a calcio. Fa tanti gol, ha un’intelligenza calcistica incredibile. Meriterebbe la Nazionale per quello che fa”.
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Redazione LaViola.it