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D’Agostino: “Artur-Lopez insieme? Questione di equilibrio. Italiano trovi anche un piano B”

D'agostino

L’ex centrocampista della Fiorentina: “I viola hanno il potenziale per mettere in difficoltà chi lotta per il quarto posto”

L’ex viola Gaetano D’Agostino è intervenuto ai microfoni di Radio Bruno. Queste le sue dichiarazioni: Arthur e Maxime Lopez possono giocare insieme? Sono due giocatori tra i più forti nel palleggio, insieme a Lobotka. Bisogna vedere gli equilibri della squadra: la Fiorentina ha due terzini di spinta offensivi, due esterni offensivi, l’attaccante. Sono già cinque uomini offensivi. Se gioca col 4-2-3-1 due come Maxime Lopez e Arthur non reggono le due fasi, devi usare Bonaventura o Barak sotto punta in modo che possano tornare a formare un centrocampo a tre. Con due play così devi saper difendere alla perfezione in preventiva. Non è utopia, bisogna cercare gli equilibri all’interno di una squadra che già palleggia molto. La Nazionale ha vinto un Europeo con Jorginho e Verratti: dipende da quanto spirito di sacrificio ha la squadra, a cominciare dagli attaccanti”.

MANCANZA DI EQUILIBRIO. “Stimo molto Italiano, insieme a De Zerbi, per la loro predisposizione ad offendere. Però ci sono obiettivi da raggiungere, nella partita dovresti saper leggere le situazioni, senza perdere identità. Hai giocato due partite in più rispetto all’Inter, giochi a Milano, sai che l’Inter è una squadra che in transizione gioca di prima e ti mette in difficoltà se trova spazi. Avrei provato a fare la partita che ha fatto la Fiorentina, ma se poi vedo che non sono lucido negli ultimi 25 metri (come ha detto anche Italiano) non posso concedergli tutte quelle ripartenze. Alle volte giocare in modo leggermente diverso non è perdere l’identità, ma è avere un piano B per cercare di portare punti a casa”.

ATTACCANTI. “Di tutta la rosa, Nico Gonzalez è quello che potrebbe giocare seconda punta perché ha uno stacco di testa impressionante. Però è l’unico giocatore che vede la porta, che si inserisce senza palla. Quando c’era Vlahovic, che è un giocatore d’area di rigore, cercava di arrivare su tutti i cross. Nzola, come Jovic o Cabral, vanno serviti centralmente. Non sono giocatori molto bravi in area, ci devono arrivare in un certo modo, mentre la Fiorentina gioca per catene sulle fasce. Se ci fate caso, sul taglio arriva sempre Nico Gonzalez”.

DOVE PUÒ ARRIVARE LA FIORENTINA. “La Fiorentina non ha nulla da temere con Lazio, Roma e neanche con la Juve. Con questo mister e questo organico, è la Fiorentina che deve decidere cosa vuole fare del campionato. Non deve fare come l’anno scorso, in cui il campionato è diventato un po’ anonimo arrivando però in finale di Conference. Ha il potenziale per mettere in difficoltà chi lotterà per il quarto posto”.

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