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D’Agostino: “Adli come un interruttore, quando si accende fa la differenza. Roma in difficoltà”

D'agostino

L’analisi del momento dei viola di Palladino da parte dell’ex centrocampista, con alle porte la gara contro la Roma

Parla così a Radio Bruno l’ex centrocampista viola Gaetano D’Agostino, con la Fiorentina attesa domani dalla sfida contro la Roma: “Vedo tanti infortuni nel calcio di oggi, tante ginocchia che si rompono. Mi pare che si stia giocando un po’ troppo, noi giocavamo ogni settimana, non ogni pochi giorni come adesso. Ricordiamo che i calciatori sono esseri umani, non macchine. Ad oggi mi sembra ci sia un 10% di giocatori di Serie A che ha infortuni al ginocchio, ai miei tempi eravamo al 2-3%”.

FIORENTINA-ROMA. Per me la Roma è una squadra buona, non forte. Non la vedo come una squadra che può fare chissà cosa. Si parla tanto a Roma del momento no, c’è un aria di paura, perché la Roma non ha mai ingranato davvero. Anche giovedì con la Dynamo Kyev, che ha messo tante riserve, la Roma ha rischiato di non vincere. Non ha fatto un’azione da gol, solo il rigore. Penso che la Fiorentina possa vincere domani, non vedo una Roma in grado di resettare e ripartire poche ore dopo una partita come quella di giovedì. Ci sono sì dei buoni giocatori, alcuni molto forti come Dybala o Dovbyk, ma non vincono le partite da soli. La Fiorentina la vedo meglio, è stato bravo e intelligente Palladino a cambiare quando le cose non funzionavano. Vedo un’identità, un ritmo importante per la Fiorentina, per questo dico che mi pare stiano molto meglio i viola”.

SINGOLI. “Adli è come un interruttore. E’ capace di accendere la partita, che quando si accende può trasformare le partite. Magari gli manca continuità, anche all’interno della partita singola. Magari fa 20 minuti di grandissimo livello, ti fa il passaggio filtrante che ti manda in porta, poi sparisce per lunghi tratti di gara. Ma lui è così. Sono anche contento che Colpani si sia sbloccato perché mi pare un calciatore molto bravo. La Fiorentina è una squadra forte, magari non fatta di calciatori fortissimi ma che nel complesso rendono la vita più facile”.

DE GEA. “A me piace tantissimo De Gea. E’ quasi invincibile, a volte. Mi sembra un giocatore fortissimo, che quando sta bene ti può parare tutto. A volte ha esagerato, anche in passato, magari facendo degli errori per eccesso di sicurezza. Ma se è in giornata non gli fai gol mai”.

BELTRAN. “Se penso all’atteggiamento che Beltran mette in campo lo vorrei sempre in rosa. E’ generoso, fa battaglia con tutti, va a pressare, lui c’è sempre, non si risparmia mai. Se penso al ruolo…per me è una seconda punta. Forse spende troppe energie ad andare a fare la battaglia con tutti in campo, ma apre tanti spazi, si muove tanto magari togliendo marcatori alla punta di riferimento, è uno che rompe le scatole a tutti coi suoi movimenti, a volte anche eccessivi, ma io lo vorrei sempre avere uno come Beltran nella mia squadra”.

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