Aspettava un segnale l’Udinese per buttarsi con decisione su Khouma Babacar, attaccante senegalese di 24 anni, prima scelta nei piani di Gigi Delneri e Gino Pozzo per la successione di Duvan Zapata. Ebbene, quel segnale è arrivato ieri da Firenze, dove la società viola ha fatto intendere di voler mettere sul mercato Babacar, liberando di fatto un giocatore che nelle ultime tre stagioni ha realizzato 34 gol in 110 presenze, senza però avere mai trovato l’investitura da titolare, che a Firenze sta benissimo e che dai viola percepisce 1.5 milioni annui, con scadenza contrattuale al 30 giugno 2019. Così scrive Il Messaggero Veneto.
Tutte cifre visibili come una ragnatela, quella che l’Udinese dovrà risalire con delicatezza senza restare imbrigliata, ma che al momento schiudono a una trattativa visto che l’apertura sul fronte societario c’è stata. Insomma, hanno iniziato a parlarne seriamente Fiorentina e Udinese. Ma non sarà facile e per almeno un paio di validi motivi, il primo dei quali riguarda proprio il giocatore, con Babacar ancora in attesa di una comunicazione da parte del ds Pantaleo Corvino. In soldoni, sembra che l’attaccante non sappia ancora delle intenzioni di possibile cessione, sul suo conto, della società, che starebbe già pensando a Simeone e Pavoletti. Una volta che sarà informato, allora Babacar prenderà le sue decisioni.
Ed è qui che il gioco potrà farsi duro per l’Udinese, in stretta concorrenza col Sassuolo, con la Lazio, ma soprattutto col Torino, specie se i granata cederanno Belotti al Milan. Dalla sua l’Udinese può offrire un progetto di valorizzazione tecnica di primissimo livello, con la prospettiva della titolarità in Friuli, mentre l’ingaggio resterebbe un problema su cui doverci lavorare, oltre al costo del cartellino, stimato sui 12 milioni. Due le soluzioni e nella prima rientra Silvan Widmer, che a sorpresa l’Udinese proporrebbe alla Fiorentina. Con lo svizzero alla corte di Pioli, si proporrebbe alla Viola di liquidare Babacar per la differenza, aggiungendo un milioncino di buonouscita.
Altra possibilità è l’acquisto “in famiglia” col Watford: in questo caso, se il Watford si sobbarcasse l’acquisto, potrebbe poi svilupparsi un prestito all’Udinese biennale. Certo, resterebbe il nodo dello stipendio, non da poco, aggirabile legalmente, è ovvio, con l’incentivo all’esodo, una stipula contrattuale che permette alle due società di dividersi il pagamento. Ad esempio, l’Udinese potrebbe sobbarcarsi 500 mila annui e il Watford il milione che ne resta.
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Redazione LaViola.it