Un pareggio che lascia l’amaro in bocca, quello contro la Sampdoria. Sia perché i viola hanno avuto diverse occasioni per chiudere la partita, non riuscendoci, sia perché alla terza sosta stagionale la Fiorentina arriva ancora con l’etichetta di incompiuta. Squadra in crescita, sì, ma ancora non completa. Non matura, incapace di giocare il suo calcio per 90 minuti. Spesso anche per meno tempo. E alla fine, sono altri due punti persi. Che lasciano la Fiorentina lì, ottava a meno 5 punti dall’Europa. Con una gara da recuperare, sì, ma comunque da giocare a Genova contro il Grifone. Quel senso di ‘vorrei ma non posso’, o di ‘potrei ma non voglio’, a volte. E il rischio, e la paura, di restare nel limbo, nella terra di mezzo. Nella mediocrità.
Certo, la Fiorentina era arrivata alla scorsa sosta con le ossa rotte. L’1-2 di Torino contro i granata, il 14° posto con appena 8 punti in classifica (in 6 partite, media di 1,33 punti a gara). Adesso, dopo altre cinque partite di campionato, i viola hanno guadagnato sei posizioni nella zona centrale di classifica, arrivando a 17 punti in 11 partite (media di 1,54 punti a gara). Insomma, la crescita c’è ma non è entusiasmante. Soprattutto se quel famoso ‘calendario amico’ come da pronostico pessimista non viene sfruttato a dovere. 9 punti nelle ultime 5 gare di campionato, contro Atalanta, Cagliari, Crotone, Bologna e Sampdoria. Su cinque squadre, quattro sono sotto ai viola in classifica. La Fiorentina è rimasta imbattuta per cinque gare (sette compresa l’Europa League), ha rosicchiato 1 punto al Torino, 2 punti al Napoli e 3 punti all’Inter, facendo gli stessi punti della Lazio, e perdendo 3 punti nei confronti del Milan e 4 nei confronti di Atalanta e Roma. Il tutto, però, non dovendo affrontare scontri diretti, a differenza delle rivali per l’Europa.
Già, l’Europa. Obiettivo (minimo) dichiarato, non troppo lontano. Eppure mai sfiorato quest’anno, per una squadra che non vince due gare di fila in campionato dallo scorso febbraio. E non troppo incidono, nei numeri del campionato, gli impegni di Europa League: la Fiorentina, infatti, dopo le gare europee ha ottenuto due vittorie (contro Roma e Cagliari), un pareggio (contro la Samp) e una sconfitta (contro il Torino). Bilancio: 7 punti in 4 gare (media di 1,75 punti a gara). In linea con la stagione altalenante e, anzi, una media punti superiore agli standard.
Ora, due settimane di pausa per la sosta legata alle Nazionali. Poi la ripresa con l’insidioso derby di Empoli, il Paok e la trasferta nella Milano nerazzurra. Altre 9 gare (di cui 7 in campionato) in 32 giorni, con la lunga volata fino a Natale. Per scacciare la paura di restare (ancora) nel limbo della classifica.

Di
Marco Pecorini