A luglio una Fiorentina già salva si presentò al Meazza con un approccio super-difensivista. Come preparerà la partita di sabato Iachini?
La Fiorentina vista col Torino, la prima ufficiale di questa anomala stagione 2020-2021, ha regalato diversi sorrisi per la prestazione offerta. Di certo non si è visto un gioco spumeggiante, ma si è notata un’attitudine più offensiva e una maggior ricerca di giocate di qualità rispetto al recente passato. Essendo soltanto alla prima giornata, siamo ancora tutti curiosi di scoprire se davvero ci siano novità tra la versione della Fiorentina 19-20 e quella di questa stagione. E allora, dato che la prossima sfida in calendario si chiama Inter-Fiorentina, ci si pone una semplice domanda. Come metterà in campo la squadra Iachini?
DUE MESI FA. Un conto è organizzare un pressing alto e aggressivo contro un avversario in piena ricostruzione e attualmente in difficoltà come il Torino, ma con una squadra sia più forte che ben rodata come l’Inter di Conte come si comporteranno i viola? Tutti abbiamo in mente la partita della scorsa stagione, perché a causa del Coronavirus sono passati solo 2 mesi dal precedente a San Siro coi nerazzurri. In quell’occasione la Fiorentina, pur avendo raggiunto la matematica salvezza tre giorni addietro, rinunciò a giocare per quasi tutto il match, mostrando un atteggiamento estremamente difensivista che però ebbe il merito di imbrigliare la manovra interista. Finì 0-0, ma in tanti storsero il naso per l’atteggiamento eccessivamente prudente dei viola, sebbene nel finale di partita ebbero addirittura l’occasione di fare il colpaccio.
CAMBIERÀ QUALCOSA? Ecco che, a poche settimane di distanza, ci si presenta una valida occasione di misurare il grado di cambiamento della squadra. Innesti nuovi ce ne saranno, su tutti l’attenzione è rivolta ad Amrabat, vera stella del calciomercato gigliato, ma la cosa più interessante sarà notare se e quali differenze si verificheranno nell’atteggiamento della Fiorentina di sabato sera rispetto alla Fiorentina scesa in campo il 22 luglio. Ironia della sorte, le sfide tra Torino e Inter si susseguono nel calendario viola proprio come accaduto tra 19 e 22 luglio.
GIOCO O RISULTATO? ENTRAMBI. Il tutto, poi, verrà pesato con la forza ciclopica dei risultati. Perché è vero che la Fiorentina vista a San Siro due mesi fa fu bruttina e assai ‘provinciale’ nel modo di approcciarsi alla gara, ma portò a casa un punto. Il rischio è che un atteggiamento più sfrontato possa coincidere con una cocente sconfitta. D’altra parte, tuttavia, è difficile pensare a un passo in avanti sul piano dei risultati senza migliorare nel gioco espresso, dato che in tali termini si è visto davvero poco nello spezzone della scorsa stagione targato Iachini.
Insomma, pur passando sempre dal giudizio imprescindibile del risultato, la sfida di sabato contro l’Inter rappresenta una buona occasione per notare se la Fiorentina di questa stagione è davvero più forte e più matura di quella del precedente campionato. Sulla carta è così, perché l’organico a centrocampo si è oggettivamente rinforzato. Ma sarà il rettangolo verde a fornirci le risposte necessarie, perché l’approccio in campo e l’autostima di gruppo possono fare tutta la differenza del mondo.
Di
Marco Zanini