I difensori sugli scudi, gol e assist da attaccanti e fantasisti… ma anche tante panchine. Ecco come stanno andando i giovani viola in prestito.
Qualche bella sorpresa, giovani in crescita, alcune conferme, ma anche diverse delusioni fatte di tante panchine. Siamo arrivati a metà stagione per i tanti giovani in prestito dalla Fiorentina in Italia e all’estero. Tempo di primi bilanci, per qualcuno anche tempo di cambiare aria. Tra promossi, bocciati e rimandati.
BUONE NOTIZIE. Sono soprattutto i difensori ad aver fornito le risposte più importanti. A partire dalla Serie B, dove il classe ’99 Luca Ranieri si è conquistato una maglia da titolare a Foggia. Da punto di forza sulla corsia sinistra di difesa della Primavera viola, a titolarissimo nella difesa a 3 dei pugliesi. Primi due mesi di adattamento, poi da fine ottobre ha sempre giocato: le ultime 10 sempre titolare, con Grassadonia prima e con Padalino poi. Con buoni risultati.
Buone prestazioni anche per Lorenzo Venuti, classe ’95: dopo la Serie A con il Benevento, il terzino si è preso una maglia da titolare a Lecce. 16 partite (11 dall’inizio), 2 gol e 2 assist, nei salentini che puntano a salire di categoria. In cadetteria è poi cresciuto anche Jaime Baez: il classe ’95 uruguaiano, dopo i prestiti non fortunati a Livorno, Spezia e Pescara, si sta togliendo buone soddisfazioni al Cosenza: solo panchina fino ad ottobre, poi un gol e 5 assist e tante prestazioni importanti per la fase offensiva dei calabresi.
Arrivano conferme, poi, da Gaetano Castrovilli. Classe ’97, al secondo anno nella Cremonese, è un titolarissimo: 18 presenze, 4 gol e 1 assist. Il gioco passa spesso dai piedi del trequartista di proprietà viola, che a volte gioca esterno e a volte a ridosso delle punte. In qualche partita ha ‘steccato’, dalla Cremonese forse ci si aspettava un campionato diverso. Ma per il 21enne per ora sono arrivate decisamente più luci che ombre.
Scendendo di categoria, ottimo l’impatto con il mondo dei professionisti per Pierluigi Pinto. Difensore centrale classe ’98, si è subito imposto ad Arezzo: ha giocato per intero tutte le partite (a parte uno stop per squalifica), con 19 presenze in Serie C (9 volte la porta inviolata) e prestazioni quasi sempre sopra la sufficienza. Una certezza per Dal Canto, che naviga nei piani alti del campionato.
All’estero, invece, sta trovando continuità (e gol) Rafik Zekhnini. Il classe ’98 è andato in Olanda, al Twente: il club vuole tornare subito in Eredivisie, lui ha faticato un po’ all’inizio ma poi ha trovato 3 gol e 3 assist in 16 presenze (una giocata decisiva ogni 128′ disputati, buona media). Soprattutto, ha mostrato giocate da calciatore importante: accelerazioni, ‘strappi’, dribbling ad effetto. Una bella sorpresa, rispetto ai mesi di tanta panchina e tribuna a Firenze.
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DA RIVEDERE. Potenzialità ma poca continuità per Giuseppe Caso, attaccante classe ’98, al Cuneo, in Serie C. La rapida punta viola ha giocato 15 partite, ma solo 6 da titolare. Spesso ha ‘spaccato’ le partite dalla panchina, ha segnato un gol e ha fornito 2 assist. Fantasia, qualità e velocità, il Cuneo ci punta anche se un infortunio lo ha frenato sul finire del 2018. Un buon impatto, comunque, al primo anno con i professionisti.
Benino anche Petko Hristov, dal quale però ci si aspettava forse di più. È partito forte con la Ternana, in Serie C, poi dopo una convocazione in Nazionale ha perso il posto, per riacquistare la maglia da titolare a inizio dicembre: 6 gare di fila dall’inizio per il classe ’99, con qualche errore pesante e altre prove sufficienti.
Quarto anno in prestito per Luca Zanon, terzino classe ’96 che ha gamba e quest’anno sta avendo più spazio rispetto al passato. Al Siena ha giocato tante partite, 15, con 10 gare da titolare, spesso come esterno di centrocampo. Prestazioni spesso discrete, con i bianconeri che puntano a recitare un ruolo importante in campionato.
TROPPE PANCHINE. In diversi, invece, hanno vissuto tanti sabati e domeniche in panchina. In Serie B, ci si aspettava molto da Gabriele Gori, punta classe ’99 che negli ultimi due anni aveva trascinato la Primavera viola. Al Foggia, invece, era partito bene con un gol in Coppa Italia e un assist in campionato ad agosto, poi è rimasto spesso fuori con sole tre gare da titolare e tanta panchina. Aspettative non rispettate anche per Michele Cerofolini, da un ruolo da dodicesimo alla Fiorentina a panchinaro al Cosenza. Era arrivato in Calabria per fare il titolare, invece ha giocato solo due volte (incappando anche in un paio di errorini). Anche per questo si parla di una possibile nuova destinazione a gennaio. In Calabria non ha mai giocato invece Andres Schetino (’94), al pari di Mattia Trovato (’98), ma per quest’ultimo decisivo è stato un grave infortunio ad inizio stagione.
Sta facendo ancora fatica, nonostante le ottime premesse in Primavera, Andy Bangu: centrocampista classe ’97, al terzo anno in Serie C, ma nel Matera fatica a far vedere le proprie qualità. Ha giocato molto, 16 gare (12 da titolare), ma fin qui è stato un campionato complicato per lui e la sua squadra, penultima nel girone C anche a causa della penalizzazione di -8. Per Bangu qualche buona gara, ma altre in cui ci si aspettava di più.
Appena 3 presenze, tutte da subentrato, per Marco Marozzi alla Fermana. Esterno classe ’99, ha fin qui trovato pochissimo spazio. Come Luca Mosti, difensore classe ’98 mai in campo nell’Arezzo, o Amidu Salifu, centrocampista classe ’92 ancora tesserato con la Fiorentina. Per il ghanese appena 4 presenze (tutte da subentrato) nell’Arezzo. Infine Julian Illanes, centrale classe ’97, che all’Argentinos Juniors non ha mai giocato (né è mai andato in panchina).
Di
Marco Pecorini