Tanti ‘separati in casa’ anche in Serie A, con gli agenti che arricchiscono i propri conti portando i giocatori in scadenza
L’inquietudine di Kylian Mbappé tiene in allarme da mesi i sismografi del calciomercato europeo. Ma mentre la star francese decide se cedere al sogno di giocare nel Real o farsi tentare dai milioni che il Psg gli verserebbe per convincerlo a restare, l’Italia guarda in casa propria. Scoprendo di non passarsela poi tanto meglio, scrive La Repubblica nella sua edizione Nazionale.
MILAN E GLI AGENTI. Nel Milan nemmeno il tempo di consumare l’addio a Donnarumma che il club s’è già rassegnato a due nuovi strappi. Per Kessié e Romagnoli saranno gli ultimi mesi da rossoneri. Il copione è scritto: gli agenti, terrorizzati da un mercato sempre più statico, hanno capito che spostare i loro campioni alla scadenza del contratto permette di guadagnare di più con i bonus “alla firma” o con il compenso per le mediazioni, diventando i veri proprietari del cartellino. La famiglia Messi, via a costo zero dal Barça, s’è messa in tasca 25 milioni col trasferimento al Psg. Alaba ne ha presi 20 dal Real al momento del “sì”. Così il malloppo una volta destinato alle società finisce sempre più spesso per uscire dal mondo del calcio e ingrassare i conti correnti di calciatori e agenti.
NAPOLI E LE ROMANE. Non a caso è uno dei temi su cui si gioca la partita per il rinnovo di Lorenzo Insigne col Napoli. Il club però a differenza del Milan non s’è arreso a perderlo. Roma e Lazio devono calmare gli inquieti Strakosha (in scadenza) e Mayoral, superati nelle gerarchie da Reina e Shomurodov. Cairo ha detto di essersi convinto che Belotti non rinnoverà col Torino. Nonostante una proposta da 3,5 milioni netti, un’enormità per i granata. Dietro c’è il Milan.
VIOLA. Anche la Fiorentina s’è rassegnata a perdere la propria stella per esplicita ammissione del presidente Commisso. Fa effetto sentirlo a più di un anno e mezzo dalla scadenza del 2023. Commisso minaccia di tenere Vlahovic fino a quel giorno, ma difficilmente riuscirà a non venderlo a gennaio. La Juve s’è aggiunta alla fila di ammiratori (l’Atletico aveva offerto 60 milioni in estate, il Tottenham lo vuole come erede di Kane, il Dortmund per sostituire Haaland) e pur di averlo metterà sul piatto Kulusevski: lo svedese, costato 40 milioni, non ha legato con Allegri né trovato una posizione in cui giocare.

Di
Redazione LaViola.it