Un tempo piena di fragilità, la difesa si è riscoperta granitica con 6 ‘clean sheet’ nelle ultime 9 partite. Bene anche Ranieri
Ognuno ha la sua coperta di Linus. Nei sei ’clean sheet’ nelle nove gare della striscia vincente ci sono, certo, le impronte di Terracciano (e di Sirigu). Ma la linea difensiva sta contribuendo a tutto questo in maniera decisiva. Erano gli ultimi anni del secolo scorso quando «se non ci arriva Toldo c’è Rekpa». Adesso c’è una cooperativa della difesa, dove ognuno ha il suo ruolo ben definito e, soprattutto i centrali, interscambiabile. Così scrive La Nazione.
CRESCITA. Italiano fino a poco tempo fa aveva la fobia di dover rinunciare alla coppia titolare, Milenkovic-Igor. Ma entrambi ad inizio stagione sono stati lontani dal rendimento dell’anno passato. Anche Quarta ha dovuto fare i conti con una condizione precaria. E la scelta di tenere Ranieri come quarto centrale sembrava azzardata. Invece il giovane viola, quando chiamato in causa, si è dimostrato all’altezza. Poi sono cresciuti Quarta e Igor, mentre Italiano ha dovuto fare a meno di quello che lui ritiene «il giocatore più forte della Fiorentina»: Milenkovic. Il serbo, smaltita l’influenza, tornerà a disposizione, magari dando un turno di riposo al brasiliano o all’argentino. La gestione, anche in questo caso, è determinante.

Di
Redazione LaViola.it