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Da Hagi a Sottil, fino a Gori: i giovani di Moena. Nel sogno di Chiesa
Appena 10 giocatori della Prima Squadra presenti a Moena finora, il gruppo si allargherà un po’ di più da domani. Intanto grande attenzione in val di Fassa è riservata ai giovani. Ben 9 ragazzi Under 20 già presenti in Trentino, mentre da domani arriverà anche il classe ’98 Ianis Hagi. Dal 15 luglio sono attesi invece i classe ’97 Milenkovic e Dragowski, che hanno partecipato all’Europeo U21. Tutti nel sogno di… Federico Chiesa. Con la speranza di rivivere il percorso del giovane figlio d’arte.
Una folta schiera di giovani e giovanissimi, pronti a mettersi in mostra. Perché Pioli finora può provare pochi schemi o poche soluzioni per la Fiorentina che verrà, ma può iniziare a valutare da vicino i ragazzi provenienti dalla Primavera. Specie nei ruoli in cui la rosa può essere carente. In avanti, in attesa di Kalinic e Babacar, oltre a Rebic il vero centravanti è Gabriele Gori. Classe ’99, stagione da protagonista in Primavera, spesso a gara in corso: a Moena nei primi allenamenti si sta mettendo in luce. Davanti c’è anche Josip Maganjic, altro ’99: ragazzo che Corvino prese dall’Hajduk Spalato un anno fa, pagato circa 2 milioni tra trasferimento e commissioni, è una giovane promessa del calcio croato.
Esterno offensivo, altro classe ’99, è invece Riccardo Sottil: tra i veri protagonisti della Primavera di Guidi, il suo è anche un ruolo cruciale nelle idee di calcio di Pioli. Una zona di campo in cui, tra l’altro, la Fiorentina è non poco carente (ancor più dopo la partenza di Tello e il prossimo addio di Bernardeschi). Quindi occhi puntati su questo giovane emergente, fin da Moena. Poi c’è il ‘millennial‘ Marco Meli: classe 2000, dagli Allievi (Under 17) al ritiro a Moena. Con la Primavera di Guidi solo nel finale di stagione, per lui un doppio salto che sa di gratificazione. Gli esperti sono pronti a puntare sul talento di questo ragazzo, un po’ trequartista un po’ seconda punta. A centrocampo spicca dunque il nome di Abdou Diakhaté: un ‘veterano’ tra i giovani, un classe ’98 già al terzo ritiro di Moena. Con Sousa due anni fa era quasi un titolare, poi alcuni screzi con il portoghese e il calo di un giocatore che forse si sentiva già arrivato. Il centrocampista ha poi ‘rimesso la testa a posto’, e si è riaffermato protagonista con la Primavera nella scorsa stagione: ora ha una nuova chance a Moena.
In difesa occhi puntati su Julian Illanes, centrale classe ’97 arrivato a gennaio in viola, subito protagonista con la squadra di Guidi. Sulla sinistra invece grandi prospettive per Luca Ranieri, classe ’99, altro giovanissimo molto interessante. Tra i portieri presenti Giacomo Satalino, al secondo ritiro, e Michele Cerofolini: entrambi classe ’99, il primo era già terzo portiere con Sousa, il secondo si è conquistato la porta della Fiorentina con ruolo di primo piano fino alle finali Scudetto. Ed entrambi potrebbero restare in viola, ad alternarsi il ruolo di terzo portiere della Prima Squadra e primo portiere della Primavera.
Infine i giovani più ‘esperti’: in attesa di Milenkovic e Dragowski, da domani scenderà in campo Ianis Hagi. Per il classe ’98 la prospettiva di ritagliarsi un ruolo importante dopo il primo anno di ‘gavetta’, con il duro lavoro con Sousa e un fisico più strutturato rispetto a quando si presentò a Moena. Visione di gioco e tecnica già da giocatore importante, Hagi potrebbe rappresentare la risorsa in più per Pioli sulla trequarti. Vice-Saponara o meno, in attesa del mercato, un jolly che Pioli scoprirà nei prossimi giorni. Ci saranno poi da domani anche Jaimé Baez, classe ’95, e Andres Schetino, classe ’94: stagione in prestito non indimenticabile per entrambi, il tecnico viola avrà bisogno anche di loro in un momento di profondo rinnovamento. Il primo, esterno offensivo, si mise in mostra un anno fa a Moena, per poi spengersi durante l’annata a La Spezia. Il secondo, centrocampista centrale, avrà un’altra chance dopo i limiti mostrati nel precedente ritiro in Trentino.
Un anno fa, di questi tempi, Federico Chiesa vedeva svoltare la propria carriera: “Vi dò una notizia, Chiesa rimarrà con noi”, diceva Sousa da Moena, spiazzando un po’ tutti. Da lì l’esordio con la Juve, le giocate vincenti, la Nazionale. Ora Chiesa rappresenta una delle poche certezze di Pioli. Tanti giovani, intanto, sognano di fare come Fede.
