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Da Bonaventura-Cutrone a Borja-Biraghi: storie di ex e aria di derby

Tre punti in palio ma anche tante emozioni in gioco domani a San Siro. Dai freschi ex Inter a chi è stato rossonero

Sì, mancherà il saluto iniziale tra Cesare Prandelli e Stefano Pioli, per il forfait del tecnico ora al Milan causa Covid. Ma sul terreno di San Siro ci sarà una partita che metterà in palio, oltre a tre punti fondamentali per entrambe le squadre, anche tante emozioni. Storie di freschi ex, ma anche di chi fino a qualche mese fa si giocava un derby contro i rossoneri.

JACK. Si parte da uno come Bonaventura, che tornerà a disposizione proprio domani. Un gol e ben 6 assist nelle ultime 12 gare della scorsa stagione con i rossoneri, un finale molto importante di un’esperienza durata sei anni (184 gare con 35 gol e 30 assist). Con un addio che per Jack è stato tutt’altro che semplice, soprattutto nelle modalità con cui è andato in scadenza di contratto.

PATRICK. Poi Cutrone: lo scorso anno quel rigore conquistato nel recupero che fece parecchio infuriare i suoi ex tifosi, dopo che con la maglia del Milan aveva giocato 90 partite segnando 27 gol (più 8 assist). Con la Fiorentina, dopo mesi complicati, ha trovato mercoledì in Coppa Italia la prima zampata della stagione: un assist prezioso a Montiel per il passaggio del turno a Udine. Ora insidia Vlahovic per un posto da titolare nel ‘suo’ San Siro, ma in ogni caso potrebbe essere un risorsa anche a gara in corso.

ARIA DI DERBY. Ci sono quindi gli ex Inter. Due su tutti: Biraghi e Borja Valero. Fino a pochi mesi fa vivevano come derby le sfide contro il Milan, e in quel San Siro giocavano in maglia nerazzurra. In particolare lo spagnolo ha vinto tre derby su quattro giocati con l’Inter, e in maglia viola visse due serate magiche a San Siro con due gol favolosi tra 2012 e 2013. Mentre il terzino la vivrà anche da ‘tifoso’ nerazzurro: “Non ho mai nascosto di essere legato a quei colori e la sfida col Milan è sempre speciale”, ha detto stamani.

MILAN. In casa Milan, invece, occhio ad Ante Rebic, già a segno da ex lo scorso anno a Firenze. Mentre resterà in panchina Tatarusanu, tra l’altro poco ‘fortunato’ nella sua unica presenza in questa Serie A.

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