I tentativi (a vuoto) per l’esterno della Nazionale, il centravanti pensato a lungo per il dopo-Vlahovic e la richiesta del Sassuolo per Sottil
«Sliding Doors. Cosa sarebbe successo se…». Ricordate il film, no? Ecco. Sassuolo-Fiorentina è più o meno la stessa storia. Scamacca, Berardi e Traoré (un quasi ex in pratica) da una parte, Riccardo Sottil e Alfred Duncan (l’unico vero ex) dall’altra. Eccoli i protagonisti che, sabato sera, avrebbero potuto giocarsi questa sfida a maglie invertite. Così scrive il Corriere Fiorentino.
ESTERNI. Per Berardi la Fiorentina ci ha provato a lungo, l’ultima offerta da 15 milioni a Natale. Poi è arrivato Ikonè. Nel frattempo Italiano ha trovato un Riccardo Sottil in crescita esponenziale e a oggi, con 3 gol in campionato più 1 in Coppa Italia, il più prolifico tra gli esterni. Un salto di qualità che è valso un posto da titolare e che spiega come mai il Sassuolo l’estate scorsa (trattando Berardi) chiese proprio lui come parziale contropartita ricevendo un secco no a cui, a ottobre, è seguito il rinnovo fino al 2026.
IL DOPO-VLAHOVIC. Poi Scamacca, prima scelta assoluta di Pradè quando si trattava di immaginare il dopo Vlahovic. Peccato che, al momento della partenza del serbo, sul centravanti si fosse già allungata la mano dell’Inter e che la sua valutazione fosse schizzata troppo in alto per la Fiorentina.
Di
Redazione LaViola.it