Nel 1981 il Franchi si fermò per lo scontro tra Antognoni e Martina. Firenze ha rivissuto i drammi del passato
Il lancio di Bertoni, la corsa di Antognoni e l’uscita del portiere genoano Silvano Martina sulla testa del capitano. Che cade a terra, inerme. In quel tremendo 22 novembre 1981 seguirono attimi di autentico sconforto, con lo stadio in un silenzio carico di terrore, i giocatori disperati in lacrime e lo staff medico viola che cerca di salvare «Antonio». Ci riuscì, con competenza e straordinario sangue freddo, Ennio «Pallino» Raveggi, storico massaggiatore viola che, aiutato dal medico del Genoa Gatto, rianimò il numero 10 della Fiorentina e gli salvò la vita. Così scrive il Corriere Fiorentino.
DESTINO BASTARDO. La mente ieri sera è tornata proprio a quel pomeriggio di 43 anni fa, anche se la dinamica è stata molto diversa: il calciatore viola a terra, la disperazione di compagni e avversari, gli attimi concitati per far partire l’ambulanza e quel cerchio umano intorno a Bove, per non permettere a nessuno di vederlo in preda a un improvviso malore. La ferita della tragedia di Davide Astori, capitano e simbolo della Fiorentina di Pioli che morì improvvisamente il 4 marzo 2018 mentre si trovava in ritiro con la squadra viola a Udine in attesa della partita di campionato contro i friulani, è ancora viva nel cuore della città. E poi la tragedia del marzo scorso, con il malore di Joe Barone in albergo a Bergamo. Anche in quell’occasione il grande affetto di Firenze, i silenzi, il senso di comunità. Ora la città si stringe intorno ad Edoardo sperando che possa tornare presto in campo.
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Redazione LaViola.it